L'ULTIMA DI MACRON: PERCHE' SIA PACE IN UCRAINA, LA RUSSIA DEVE ESSERE SCONFITTA.

L'ULTIMA DI MACRON: PERCHE' SIA PACE IN UCRAINA, LA RUSSIA DEVE ESSERE SCONFITTA.
FIUME DNEPR - LINEA DI DIFESA URSS/GERMANIA - 2° GUERRA MONDIALE

Giannina Puddu, 18 febbraio 2023.

La NATO e i suoi partner si sono radunati ieri a Monaco per riflettere e decidere come e quando rafforzare la dotazione militare  dell'Ucraina.

Al presidente ucraino Zelensky, l'onore dell'apertura dei lavori.

Ha detto: "Noi tutti siamo il mondo libero. E non c'è alcuna alternativa: dobbiamo vincere contro Golia....Il Golia russo ha appena iniziato a perdere. Golia può perdere quest'anno...

Non abbiamo alternativa alla nostra risolutezza.

Il Cremlino può distruggere la pace di tutti presenti.

Se le decisioni del mondo vanno a rilento, Putin se ne avvantaggia."

Macron gli ha fornito il suo assist mutando la sua precedente posizione prudente e rilevando che non sia ancora l'ora del dialogo con la Russia.

Ha, comunque, osservato che "Nessuno può cambiare la geografia della Russia. E nessuno può cambiare il fatto che la Russia è parte dell'Europa. E potrà esserci pace in Europa solo se ci sarà una risposta alla questione russa....

E dobbiamo portare avanti il dialogo dove possibile. Anche se questa non è ancora l'ora del dialogo."

Arnaud Benedetti, politologo e professore associato all'Università di Parigi-Sorbonne gli fa eco commentando che "C'è una forma di consenso dell'opinione francese e della classe politica nel suo complesso, a parte alcune minoranze atlantiste.

I francesi, in gran parte contrari alla Russia, vogliono, tuttavia,  favorire il più possibile la via diplomatica.

Questa volontà francese di ricorrere al dialogo piuttosto che al conflitto armato si spiega in parte con il suo passato: la Francia, che ha conosciuto la guerra sul suo territorio."

Su questo orientamento nazionale, fin qui, la Francia ha contribuito alla fornitura di armi all'Ucraina meno degli altri alleati occidentali.

L' esercito degli Stati Uniti è  il più grande fornitore  militare dell'Ucraina.

Poco meno ha fatto il Regno Unito che a metà gennaio ha donato più di 7 miliardi di euro e 14 carri armati Challenger 2.

Segue la Germania, con 2 miliardi di euro e 14 carri armati Leopard 2.

La Francia, pur essendo la principale potenza militare nell'Europa continentale, ha dato a Kiev solo 1,4 miliardi di euro e 30 fucili Caesar. 

La svolta attuale di Emmanuel Macron che sceglie di vestire i panni del signore della guerra, ancora nella lettura del prof.  Benedetti, è spiegabile con la sua necessità di elevare la sua statura creando   condizioni di unità nazionale attorno alla sua persona, per parcheggiare  l'attuale tensione interna alimentata dal  movimento sociale contro la riforma delle pensioni.

Questo, mentre Zelensky ha arringato i presenti alzando il tono della sua retorica, rispolverando la geografia dei fiumi: "Non siamo il Davide del Dnepr però.

Siamo il Davide del mondo libero e dobbiamo battere il Golia russo, perché oggi ad essere minacciato è tutto il continente, il Tamigi come la Sprea".

Macron ha affermato che la Russia è destinata a "una sconfitta in futuro" e, lui che sin qui è quello che ha speso meno, ha chiesto all'Europa di spendere di più per la difesa.

Ha chiesto una conferenza sulla difesa aerea in Europa con Regno Unito, Francia, Germania e rappresentanti dell'industria.

Una difesa aerea europea di 44 nazioni, inclusi coloro che hanno scelto di lasciare l'Unione europea e coloro che stanno facendo domanda per entrare nell'UE.

Il presidente francese ha lanciato l'allarme dei poteri autoritari che potrebbero prendere di mira le nazioni europee, per destabilizzarle ricorrendo  alla guerra informatica e alle campagne di disinformazione.

Secondo il nuovo Macron, la Russia deve essere sconfitta.

E, nella sua previsione, dopo la sconfitta inflitta, si potrebbe sedere al tavolo diplomatico.

Le posizioni espresse a Monaco allargano i confini della frattura tra i due blocchi terrestri che si vanno delineando.

Perchè è ovvio che, dall'altra parte, non staranno a guardare.

Le alleanze orientali che coinvolgono anche pezzi di Sudamerica, già strette sul fronte monetario e commerciale, faranno anch'esse il nuovo passo per la difesa militare con prevedibili conseguenze che fanno tremare.

Se la Diplomazia si rimanda al dopo sconfitta della Russia, l'attività diplomatica avrà ben poco da trattare, soprattutto per la Pace.

Come già in passato, l'avvento della Pace sarà successivo alla devastazione della Guerra.

Questo, se tra  gli "alleati" non si alzeranno voci di maggiore buon senso come, in Italia, in questi giorni, quella di Berlusconi.