L’ombra degli hedge funds dietro l’asta di BPM

L’asta per la sottoscrizione dei diritti inoptati avvenuta ieri nell’ambito dell’aumento di capitale della Banca Popolare di Milano ha sorpreso un po’ tutti, ‘spiazzando’ – è il caso di dirlo – Piazza Affari grazie al tutto esaurito registrato prima della chiusura, che ha permesso al titolo di chiudere in forte rialzo (+4,21%) in controtendenza col resto del listino.

Un altro colpo di scena è stata però la rivelazione – riportata da MF – secondo cui dietro questa operazione non ci sono stati, come era lecito aspettarsi, Andrea Bonomi o qualche socio, ma alcuni hedge funds misteriosi che hanno agito col solo intento di specularci sopra (e non quindi con intenti destabilizzanti). 
Bonomi in tutto questo ha visto quindi sfumare il sogno di portare al 9,9% la sua quota e dovrà rimanere fermo al 6,38% ancora per un tempo indefinito. 
Intanto a breve si attende la scelta del nuovo consigliere delegato da mettere a capo dell’Istituto.
 
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