Lombardia, la regione del credito dimezzato

Nel primo trimestre 2013, meno crediti a tutti in Lombardia, sia alle famiglie che alle imprese, mentre i mutui si sono dimezzati.

E` quanto emerge dall`Aggiornamento all`Economia della Lombardia, presentato questa mattina a Milano e ripreso da Asca, si tratta del consueto Rapporto realizzato ogni anno dalla Banca d`Italia. ``Le difficolta` congiunturali, iniziate nella seconda meta` del 2011 in conseguenza delle tensioni sul debito sovrano e delle manovre di consolidamento fiscale, si sono approfondite l`anno passato, si legge nello studio Bankitalia che snocciola i numeri che hanno fatto dire al presidente di Confindustria, lo scorso 24 maggio in occasione dell`assemblea annuale, che ``il nord e` sull`orlo del baratro``. Secondo le stime di Prometeia ``il prodotto interno lordo della Lombardia a prezzi costanti e` diminuito del 2,0 per cento nel 2012, portando a oltre 3,5 punti la perdita in termini di pil dal 2008``. La recessione - rileva Bankitalia - ha colpito in particolar modo l`industria e le costruzioni, mentre il terziario ha recuperato i livelli precedenti la crisi``. Per quanto riguarda il credito alle famiglie - ``per la prima volta dalla crisi finanziaria del 2008-09 - si e` ridotto nei primi mesi del 2013. Le nuove erogazioni di mutui ipotecari si sono pressoche` dimezzate nel corso del 2012, riflettendo la riduzione delle compravendite e la cautela delle banche nella concessione dei prestiti. Per le imprese, il calo dei finanziamenti e` stato marcato e diffuso a tutti i settori produttivi; sono diminuite le forme tecniche piu` legate alle vendite e quelle a medio e lungo termine orientate agli investimenti. La selettivita` nelle politiche di offerta ha determinato differenze sistematiche nella dinamica del credito alle imprese in base al loro grado di rischiosita`, ma una riduzione, seppure piu` contenuta, ha accomunato anche quelle finanziariamente solide. Le aziende piu` fragili hanno tuttavia riscontrato con maggior frequenza un peggioramento delle condizioni di accesso al credito``.

Secondo bankitalia, ``sulle politiche di offerta ha gravato l`ulteriore deterioramento del merito di credito delle imprese, per le quali le nuove situazioni d`insolvenza hanno raggiunto livelli particolarmente elevati anche nel confronto storico, specie nel comparto delle costruzioni. La qualita` del credito alle famiglie e` rimasta invece sostanzialmente stabile``.

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