L'IPOTESI DELL'USO DEL TAMPONE SALIVARE TORNA ALLA RIBALTA. MENO STRESS E MENO COSTI PER I LAVORATORI "COLPEVOLI" DI TEMERE IL VACCINO COVID

Giannina Puddu, 15 ottobre 2021. Il dottor Piero Ferrari è il titolare della società di Vigevano  FERRARI LABORATORY.

L'IPOTESI DELL'USO DEL  TAMPONE SALIVARE  TORNA ALLA RIBALTA.  MENO STRESS E MENO COSTI PER I LAVORATORI "COLPEVOLI" DI  TEMERE IL VACCINO COVID

Redazione, 23 novembre 2021.

Con il SUPER GREEN PASS che minaccia di essere introdotto, ci pare utile riproporre l'intervista che avevamo fatto e pubblicato il 15 ottobre 2021, al dottor Piero Ferrari, titolare della società distributrice del tampone salivare Lollipop.

Si sono già levate alcune voci che invitano all'introduzione dell'uso del tampone salivare, in autodiagnosi e ad un costo assai inferiore agli attuali, ancorchè il prezzo sia stato "calmierato" fissando il massimo a 15,00 euro che determina, comunque, un'uscita insopportabile per milioni di lavoratori in aggiunta alla perdita di tempo subita per prenotare e fare i tamponi.

Milioni di italiani, non vaccinati per qualunque causa, subiscono e subiranno pesanti disagi e discriminazioni che mal si coniugano con la vita democratica in una condizione di proroga dello stato di emergenza del quale non si comprendono appieno le ragioni.

Non è proprio necessario costringerli anche ad un riduzione delle entrate da lavoro che già si collocano nella parte bassa della classifica europea e occidentale, con l'obbligo di pagare 15,00 euro a tampone!

L'intervista al dottor Piero ferrari:

Dottor Ferrari, nello scorso mese di agosto, arrivò dalla sua azienda la più innovativa proposta per ripartire in sicurezza nel mondo scolastico e in tutto il mondo del lavoro.

Parlo dei tamponi salivari Lollipop (o meglio Lecca-Lecca) che hanno innovato il mercato dei test rapidi antigenici, permettendo di processare velocemente l’esistenza del virus senza bisogno di provette o reagenti.

Come già scritto in queste pagine di ifanews.it,  il prodotto è una sorta di Lecca-Lecca (da qui il nome Lollipop) che viene inserito dall’utente all’interno della propria bocca per qualche decina di secondi, per poi essere inserito nell’apposita piastrina di reazione per la verifica del risultato.

Il tempo medio di esecuzione è inferiore a 10 minuti e non vi è margine di errore.

Lollipop si colora nel momento in cui la carica antigenica è sufficiente ad avviare il procedimento di rilevazione.

Lollipop è fantastico e molto conveniente rispetto ai tamponi offerti a prezzo `calmierato` (si fa per dire...) al costo di 15 euro a botta!

Con questo rivoluzionario sistema, certificato CE e regolarmente registrato sul portale dei dispositivi medico diagnostici del Ministero della Salute, si possono operare screening rapidi e sicuri, garantendo la sicurezza in ambito scolastico, così come in ogni altro ambiente di lavoro.

Sono tornata ad intervistare il dottor Piero Ferrari di Vigevano (PV).

Dottor Ferrari, c`è una tensione sociale che monta intorno all`obbligo di Green Pass, per lavorare.

Qualcuno, per rimediare, almeno in parte, ha lanciato l`ipotesi dell`auto esame alla presenza di un controllo terzo, con il tampone salivare.

Potrebbe trattarsi del vostro LOLLIPOP o simile?

Potrebbe sicuramente essere una buona soluzione, tenendo conto dell’elevato grado di attendibilità del prodotto e della facilità d’uso.

Attualmente questo sistema è utilizzato in vari Paesi europei, ove l’utente può eseguire il tampone dinanzi all’operatore

In quanto tempo l`autodiagnosi produce il suo effetto?

Il tempo medio è di 10 minuti dall’esecuzione.

Dottor Ferrari, si è calmierato il costo del tampone, fissando il limite dei 15 euro per gli adulti e di 8 euro per i minori. Questo costo, esploso su base mese, in una famiglia tipo, porta ad un`uscita intorno ai 300 euro, ovviamente insopportabile.

Se lo stato facesse acquisti all`ingrosso, quale potrebbe essere il prezzo di acquisto pagato dallo stato, per tampone in autodiagnosi?

A mio parere lo Stato avrebbe grossissime difficoltà di approvvigionamento, stante i tempi e i costi di trasporto attuali.

In ogni caso, ritengo che su ordini molto elevati di materiale, ci si potrebbe attestare intorno a valori compresi fra 1 e 2 euro a seconda della tipologia di prodotto.

Sarebbe reale l`ipotesi di un costo ridotto a 5 euro (o meno) se il costo fosse ancora a carico del singolo con acquisto presso strutture decentrate statali?

Si, ritengo che potrebbe anche essere possibile, anche se l’attuazione di un programma di questo tipo sarebbe alquanto complicato.

Lei che è sul fronte delle vendite, ritiene che questo sia possibile?

Come accennavo, si tratta di una soluzione di difficile attuazione, tenuto conto che l’attuale richiesta di prodotto è particolarmente elevata e l’amministrazione pubblica dovrebbe organizzare un sistema di approvvigionamento alquanto complesso e articolato, specie in ragione del fatto che vi sono tempi alquanto stretti per la sua esecuzione.

Se la sua società fosse chiamata e coinvolta per una vendita massiccia, direttamente allo Stato, lei ritiene che il costo all`ingrosso possa permettere di ridurre ad un terzo il prezzo calmierato attuale offerto ai lavoratori con l`intermediazione statale?

Sul fatto dei prezzi penso che si potrebbe fare, anche se le dinamiche di fornitura e pagamento imposte dall’amministrazione pubblica rendono complicata la riuscita di questa operazione.

Si tenga conto che l’acquisto del materiale è pagato tutto in via anticipata e in un periodo di tempo compreso tra 15 giorni e un mese prima dell’arrivo della merce.

Quindi i grossisti si troverebbero in chiara difficoltà ad affrontare un carico finanziario di questo tipo.

Certo, nel caso e data l`urgenza della questione, lo Stato potrebbe dar corso ad una procedura, innanzitutto di saldo dei fornitori, diversa con pagamento anticipato dell`ordine.

Quando vede la priorità, uno Stato può tutto.

In questo modo, si eviterebbe di mettere in ginocchio milioni di famiglie italiane che non possono, assolutamente non possono, finanziare il costo dei tamponi così come attualmente `calmierato` e l`uscita stimata media/mese/famiglia avrebbe un crollo da 304,00€ a 36 euro!!!.

Chi detta le regole ha anche l`obbligo di prevederne la più semplice ed economica applicazione, soprattutto nel mondo del lavoro.