L`Inghilterra rivede le stime di crescita per i prossimi anni

Il governo inglese ha rivisto lievemente al rialzo le stime di crescita previste per il 2012: la nuova proiezione è di un`espansione al ritmo dello 0,8% anzichè dello 0,7% come indicato in precedenza. Rivista invece di un decimo al ribasso la stima per il 2013, dal 2,1% al 2% mentre nel 2014 la crescita dovrebbe essere del 2,7%.

Le nuove stime sono state rese note all`inizio della testimonianza di fronte al Parlamento del ministro delle finanze, Georges Osborne, che ha presentato il piano di budget per il 2012/2013 e confermato la volontà dell`esecutivo guidato da Cameron di proseguire nella politica di rigore per ridurre il debito pubblico. Citando le ultime stime dell`Office for Budget Responsibility, Osborne ha dichiarato che il paese dovrebbe riuscire a «evitare una ricaduta tecnica in recessione».
Dopo aver registrato una flessione dello 0,6% nell`ultimo trimestre 2011, la crescita è infatti tornata positiva già nei primi tre mesi del 2012.
 
Osborne ha poi affermato che le tasse sui redditi alti caleranno nel 2013 dal 50% al 45%. Nel suo intervento, il ministro ha spiegato che l`attuale livello delle tasse sui più abbienti «è il più elevato fra i paesi sviluppati» e «fa torto all`economia britannica ostacolandone la competitività» senza «portare quasi nessun beneficio» al budget dello Stato. Le tasse sui più ricchi erano state alzate dal 40% al 50% dai laburisti nel 2013, poco prima della sonora sconfitta alle elezioni. Secondo quanto spiegato oggi da Osborne, salirà inoltre la quota di reddito esente da tasse da 8.100 sterline a 9.205, in modo da beneficiare i meno abbienti. La maggiore tassazione sui ricchi riguarda quanti guadagnano oltre 150mila sterline l`anno, in totale circa 300.000 persone. 
 
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