L`Imu è nata vecchia

«L`Imu non è un`imposta nuova. È stata definita dal precedente Governo e noi l`abbiamo solo anticipata di un anno e esteso alle prime case. L`unica cosa di rilievo che è stata deciso».

L`Imu è nata vecchia

Ad affermarlo è il sottosegretario all`Economia, Vieri Ceriani, nel corso di un incontro con la stampa, ricordando che l`Ici era in vigore «dal 1993 fino al 2007 e che solo nel 2008 si è deciso di sospenderla: l`unico Paese al mondo in cui il proprietario di un immobile non pagata l`imposta sull`immobile stesso. Era un`anomalia non pagare la tassa», sottolinea Ceriani ricordando che l`allora leader della Lega Umberto Bossi, nel 2008, era favorevole alla reintroduzione dell`Ici. L`Imu, aggiunge il sottosegretario, «si è resa necessaria per contribuire al risanamento dei conti pubblici». Il sottosegretario rileva che sono state seguite le indicazioni che venivano da diversi organismi internazionali e che «era un bene attuare uno spostamento del carico sui consumi e sul patrimonio» e di «alleggerire il carico fiscale sul lavoro e sul capitale» che permette di rilanciare la competitività e la crescita. Le condizioni, quando sono state decise le misure, sottolinea Ceriani, «non consentivano di intervenire sulla spesa in modo ampio». Il sottosegretario si dice conscio che «stiamo andando incontro ad un anno difficile» ma, spiega, «non c`era molta alternativa. La scelta obbligata era risanare i conti pubblici per favorire la crescita e il rilancio dell`economia. Non ci sono scorciatoie e non dobbiamo aspettarci sacrifici dagli altri. Non siamo in una situazione di normalità e quindi dobbiamo pensare a risanare i conti».

Ceriani, poi, in merito al contenuto del provvedimento, ha precisato che «non è vero che le Fondazioni bancarie sono esenti dall`Imu» come è stato riferito da alcuni organi di informazione. «Come enti non commerciali -spiega- sono tassate al pari di altri enti non commerciali salvo se fanno attività meritevoli. Non è cambiato nulla rispetto all`impostazione prevista dall`Ici». Per quanto riguarda i ricoverati in casa di cura e gli emigrati residenti all`estero con casa in Italia, «per entrambi i casi -spiega il sottosegretario- spetta ai Comuni decidere in materia nella loro autonomia». Sulla cosiddetta imposta di scopo, Ceriani spiega che la tassa, «nata nel 2006 e ritoccata nel 2008», è stata applicata «da una ventina di comuni e serve a finanziare le opere pubbliche. È una facoltà dei comuni poterla utilizzare. È stata fatta solo una correzione tecnica».

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