Legge di stabilitĂ , un colpo al cerchio uno alla botte
E` arrivato il tanto atteso taglio delle tasse...ma siamo sicuri? A prima vista l`aliquota Irpef sul primo scaglione scendera` infatti di un punto, dal 23 al 22% e, sul secondo scaglione, dal 27 al 26%. Lo ha deciso il Consiglio dei Ministri che, dopo una riunione fiume di quasi sette ore ha approvato la legge di stabilita`, che pero` ha evitato l`aumento dell`Iva solo a meta`, dato che l`aumento dell`imposta ci sara`, ma solo di un punto, dal 10 all`11% e dal 21 al 22% a partire da luglio 2013.
Con la riduzione dell`Irpef, il Governo ha voluto dimostrare che ``la disciplina dei conti paga e conviene perche` ci ha consentito di non dover rincorrere di continuo la congiuntura`` e che ``ci si puo` permettere qualche moderato sollievo``, come ha sottolineato il premier Mario Monti nella conferenza stampa al termine della riunione. ``Speriamo che gli italiani - ha aggiunto il premier - vedano in queste decisioni che non sono modificazioni della rotta, che questa stessa rotta ha un senso``. Il costo per la riduzione della prima aliquota, si legge nel comunicato di Palazzo Chigi, e` di 4 miliardi, quello del secondo scaglione vale un altro miliardo; le risorse della legge di stabilita` saranno reperite, oltre che con la spending review, anche con la Tobin Tax e con una revisione delle tax expenditures. La legge di stabilita` include anche il secondo capitolo della spending review, con la conferma del blocco dei contratti del pubblico impiego fino al 2014 e la sospensione dell`erogazione dell`indennita` di vacanza contrattuale per il periodo 2013-2014. Arriva poi una sretta sui permessi previsti dalla legge 104/1992 per il disabile o per la cura di parenti affetti da handicap: la retribuzione per i giorni di permesso (tre al mese) scende al 50% a meno che i permessi non siano fruiti per le patologie del dipendente stesso o per l`assistenza ai figli o al coniuge. Stop all`affitto e all`acquisto di nuovi immobili da parte di tutte le amministrazioni pubbliche e anche all`acquisto e leasing di autovetture, e un giro di vite per l`acquisto di arredi e per le spese di consulenze informatiche. Vengono poi aumentati di 1 miliardo i tagli lineari previsti dalla prima spending review per le regioni a statuto speciale, mentre sono stanziati 160 milioni alla Campania e circa 130 milioni per il Fondo per i comuni in condizioni di predissesto. Ma il taglio che fa piu` discutere e` senz`altro quello alla sanita`: con la legge di stabilita` viene ridotto di 1,5 miliardi il fabbisogno sanitario nazionale, grazie a una ulteriore riduzione della spesa per l`acquisto di beni, servizi e dispositivi medici. Ma non ci sono solo tagli: il provvedimento affronta infatti il capitolo esodati, istituendo un fondo ad hoc, alimentato con 100 milioni nel 2013, per il quale si attingera` dal Fondo Letta.
Poi il salario produttivita`: gli aumenti salariali aziendali saranno tassati nel 2013 al 10% entro il limite di 3.000 euro lordi, per una spesa di oltre un miliardo nel 2013 e poco meno della meta` nel 2014. Arrivano anche misure per sbloccare i pagamenti da parte della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese e la possibilita` di fare erogazioni liberali al Fondo per l`ammortamento dei titoli di Stato e usufruire di uno sconto fiscale pari al 19% dell`imposta lorda. La legge stanzia poi quasi 800 milioni di euro per finanziare studi, progetti, attivita` e lavori: 1,6 miliardi a partire dal 2013 per il trasporto pubblico locale; 800 milioni di euro per Rfi e 300 milioni per l`Anas, mentre 300 milioni andranno via come penalita` per lo stop al Ponte di Messina. Infine l`iniziativa ``Cieli Bui`, che prevede la riduzione dell`illuminazione notturna per risparmiare.