Le reazioni della finanza nostrana alle elezioni americane. Intanto Fitch si prodiga nel benvenuto…

Terminata una sfida è tempo di passare al commento, che poi, diciamocelo pure, dà da lavorare a molte più persone (pensate a noi giornalisti). Bene, Obama ha portato a casa la vittoria alle presidenziali, vediamo i commenti di circostanza che sono stati riportati dalle agenzie odierne, in particolare mettiamo in evidenza il parere di chi ci governa, ovvero le banche (quindi Abi) e il governo stesso (nella voce di Corrado Passera), appunto.

Le reazioni della finanza nostrana alle elezioni americane. Intanto Fitch si prodiga nel benvenuto…

Giuseppe Mussari, presidente di Abi
``Il popolo americano ha dato ad Obama una seconda possibilita` con il voto, e questa e` la democrazia (grazie al…). Non si possono invece definire le successioni al governo in maniera `astratta` rispetto al voto. Detto questo il governo Monti ha salvato il Paese dal baratro, e l``agenda-Monti` non e` e non sara` solo di questo governo: e` un`agenda del Paese, contiene impegni che abbiamo preso degli impegni verso altri paesi che dobbiamo rispettare chiunque vinca le prossime elezioni``.

Corrado Passera, ministro dello Sviluppo economico
`Non lo potevo dire prima (non sia mai, essere trasparenti non è un esercizio da politici e da banchieri…), a questo punto posso dirlo: mi auguravo la vittoria di Obama. E` successo quello su cui avevo scommesso, la reazione e` assolutamente positiva perche` si tratta di continuare a lavorare con un`amministrazione che ci e` stata vicina e alla quale l`Italia e` stata vicina in questo ultimo periodo. Sicuramente ora Obama spingera` per una crescita sostenibile dell`economia americana perche` ha imparato la lezione della crisi: spingendo su questo pedale favorira` la crescita in tutto il mondo. In piu` Obama lavorera` insieme all`Europa; in poche occasioni storiche c`e` stata una vicinanza cosi` forte tra amministrazione americana e leader europei”.

Intanto tra una chiacchera e l’altra della nostra Italietta, c’è qualcuno che si è già dato da fare per dare un caloroso ri-benvenuto all’abbronzato presidente degli USA. Stiamo parlando delle agenzie di rating, nello specifico di Fitch, che ha deciso di accogliere Obama con una potenziale minaccia di taglio della tripla A. Come riporta Radiocor e come si legge in una nota dell`agenzia di rating Fitch Ratings, non riuscire a risolvere la questione del «fiscal cliff», che provocherebbe una combinazione di tagli automatici della spesa e aumenti della pressione fiscale, «provocherebbe probabilmente un downgrade del Paese nel 2013». Il problema del presidente Obama e del Congresso é affrontare di petto le scelte difficili su tasse e spesa», questioni che devono essere gestite «nelle prossime settimane se gli Stati Uniti vogliono evitare una crisi economica e fiscale».
Caro Obama c’è poco da dire. Tanti auguri.

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