Le priorità del nostro paese, viste da Abi

``Ripresa economica e occupazione sono le priorita` verso cui concentrare tutti gli sforzi dei settori economici e finanziari``. Lo auspica l`Abi in occasione dell`ottavo convegno annuale sulle risorse umane in banca.

Per l`associazione bancaria ``e` indispensabile una rinnovata sinergia tra tutte le strutture del Paese per restituire centralita` e innovazione al mercato del lavoro nelle prospettive produttive e competitive di cui ha bisogno la nostra economia. In questo quadro resta aperto il capitolo dell`occupazione in banca anche alla luce della riforma delle pensioni. Le banche italiane stanno affrontando la recessione attrezzandosi da tempo con cambiamenti profondi nelle aree di business e nelle caratteristiche delle risorse umane. Tutto questo di fronte al permanere della crisi, al peggioramento della qualita` del credito, alla compressione del margine di interesse e alle politiche di rafforzamento patrimoniale con i loro effetti sui bilanci aziendali``.

In un quadro macroeconomico estremamente complesso e inedito, le banche italiane - spiega l`Abi - ``agiscono per rafforzare il loro ruolo immaginando una piu` moderna cultura del lavoro, che apra a nuove opportunita` professionali attraverso un utilizzo piu` intenso delle strutture produttive e un impiego piu` efficiente delle risorse gia` occupate. Innovare la gestione delle risorse umane diventa, cosi`, una sfida determinante per definire la capacita` delle banche di crescere e riposizionarsi sul mercato``.

In questo senso - prosegue l`associazione -, gia` con il contratto nazionale di carattere straordinario del 2012 si e` dato spazio a punti qualificanti quali: una politica salariale compatibile con lo sforzo di ripresa del settore, il sostegno all`occupazione e la valorizzazione della solidarieta` generazionale, l`adozione di misure per la crescita della produttivita` e competitivita`. Va ricordata la costituzione del Fondo per l`occupazione, un nuovo strumento pensato per favorire la creazione di lavoro stabile, garantendo una riduzione dei costi per le imprese che procedono ad assunzioni a tempo indeterminato. Infine, il recente Accordo in tema di conciliazione dei tempi di vita e lavoro, pari opportunita` e responsabilita` sociale quali leve per favorire la crescita delle imprese e la cultura sociale del lavoro``.

Per tutto questo l`Abi guarda con favore alle misure presentate nel programma di Governo ed e` pronta a fare la sua parte, in piena sintonia con imprese ed Istituzioni, su tutte le soluzioni a favore del rilancio dell`economia e, quindi, dell`occupazione. Fondamentali pertanto sono gli obiettivi di: riduzione delle tasse sul lavoro, semplificazione e rafforzamento dell`apprendistato, modifica della legge Fornero per cio` che riguarda i contratti a termine, aiuti alle imprese che assumono a tempo indeterminato, rifinanziamento della Cig in deroga.

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