Le partite Iva resistono, ma è crisi

Il dato sostanzialmente immutato rispetto al passato delle aperture di partite Iva nel commercio e` pero` un nuovo indicatore della profondita` della crisi.

Lo afferma in una nota la Confesercenti, in relazione al dato sulle partite Iva a maggio, cresciute del 2,9% su mese.

``Se e` vero che il 23% delle nuove partite IVA avviate nel maggio 2012 - pari a circa 11.000 unita` - riguarda il settore commercio ed e` un dato in linea con quello medio - prosegue Confesercenti - e` ancora piu` rilevante constatare che nel frattempo nel settore commercio nei primi tre mesi del 2012 ben 40.399 imprese abbiano cessato la loro attivita```.

``Dunque la sostanziale stabilita` del numero di aperture di partita IVA anche nel commercio - dove la presenza di giovani operatori stranieri e` nettamente aumentata negli ultimi anni - e` una manifestazione del tentativo di reagire alla crisi dei consumi e alla difficile situazione creatasi sul mercato del lavoro``, conclude Confesercenti, secondo la quale ``non c`e` altra via che quella di alzare il tiro sulla spending review, senza esitazioni, per alzare ancor di piu` il tiro su politiche economiche orientate alla crescita.

Servono risorse significative per dare priorita` ad interventi che riducano la pressione fiscale, primo insostituibile passo verso la ripresa, nuovi investimenti, nuovo lavoro``.

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