Le pagelle di IFANEWS - Merkozy, Ford, manifestazione No Tav
Merkozy: voto 5 Durante la conferenza stampa a termine del summit europeo di domenica 23 ottobre alla domanda: `Il premier italiano vi ha rassicurato sui provvedimenti che prenderà il suo governo?` il presidente francese Sarkozy indugia e, prima della rituale risposta rassicurante e politically correct, sfoggia un sorriso inequivocabilmente ironico, ricambiato dalla cancelliera Merkel. Fonti governative tedesche parlano di un malinteso secondo cui il gesto sarebbe scaturito dall`incertezza generata da chi dovesse rispondere prima alla domanda, ma nessun chiarimento ufficiale è arrivato dai due protagonisti del singolare episodio. Proprio come anche il nostro presidente del Consiglio si è reso in più occasioni protagonista di (biasimati) siparietti in occasioni ufficiali, sarebbe il caso che i ‘’big’’ d’Europa lasciassero perdere l’ilarità e si concentrassero sugli urgenti provvedimenti economici di cui il vecchio continente necessita. RIDANCIANI
Ford: voto 5
Mentre Moody’s valuta un rialzo del rating delle obbligazioni del gruppo di Detroit, in virtù di utili trimestrali di tutto rispetto, il rating sull’affidabilità delle vetture Ford, invece, cala drasticamente. A decretarlo è la pubblicazione Consumer Reports che, nella classifica delle 28 maggiori case automobilistiche considerate, fa crollare Ford dal decimo al ventesimo posto, mettendo sul banco degli imputati i nuovi modelli Explorer, Fiesta e Focus.
DECLASSATA
Manifestazione No Tav: voto 7
La manifestazione No Tav in Val Susa si è tenuta domenica scorsa senza incidenti. I manifestanti hanno partecipato a un corteo assolutamente pacifico e le forze dell’ordine hanno controllato la protesta sin dalle prime ore del mattino senza però mai intervenire, neppure quando simbolicamente un gruppo di ``donne contro la Tav`` ha tagliato con delle cesoie le prime reti di protezione del cantiere permettendo al corteo di entrare nella cosiddetta zona rossa. I manifestanti si sono però fermati prima del secondo blocco controllato dagli agenti per dirigersi alla baita dove la manifestazione è terminata. Insomma, tutto il contrario dei gravi incidenti di Roma per la protesta degli Indignati. Segnale inequivocabile che, se si eliminano dai cortei tutti coloro che partecipano non per protestare ma per perpetrare violenza e atti di vandalismo e se le forze dell’ordine agiscono con il buon senso, lontane dall’ombra degli abusi di potere, anche il nostro paese può permettersi manifestazioni di dissenso degne di una nazione socialmente evoluta.
CIVILE