LE OBBLIGAZIONI SONO TORNATE. ORA E' IL MOMENTO GIUSTO?
Milano, 26 marzo 2024. a cura di HSBC Asset Management.
Global investment grade (IG) credit: a un punto di transizione.
Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da un'inflazione elevata e da una politica delle banche centrali improntata alla prudenza, che ha portato a un rapido rialzo dei tassi e ha causato il declino delle obbligazioni societarie globali. Ora la situazione sembra essersi ribaltata e l'attenzione degli investitori è tornata a concentrarsi su questa asset class. È il momento di investire?
Cambiamento positivo del sentiment verso il global IG credit.
Negli ultimi mesi abbiamo assistito a una netta trasformazione delle prospettive economiche di consensus, che ha modificato in modo significativo le prospettive del global IG credit nel 2024.
Negli Stati Uniti, l'inflazione sembra essere contenuta e la Federal Reserve (Fed) sembra aver cambiato rotta, dato che i mercati prevedono un taglio dei tassi nel 2024.
Allo stesso tempo, i consumatori rimangono forti, il mercato del lavoro è sano e i fondamentali delle imprese sono solidi. L'economia sembra aver evitato un rallentamento più grave e la recessione, stabilizzandosi verso un soft-landing o addirittura un no landing.
Sebbene gli spread siano completamente prezzati, i rendimenti all-in rimangono storicamente attraenti, data la solidità dei fondamentali.
In Europa i fondamentali sono meno solidi rispetto agli Stati Uniti; tuttavia, se da un lato è probabile un rallentamento più marcato in Europa, dall'altro sono previsti i tagli dei tassi da parte della Banca Centrale Europea (BCE) e dovrebbero sostenere i rendimenti totali.
Il valore relativo dell'Europa è interessante con la giusta selezione di settori e emittenti, poiché gli spread più ampi stanno già prezzando uno scenario economico più negativo.
In questo contesto, i global IG credit sono pronti a registrare una buona performance se consideriamo i rendimenti storicamente attraenti, i fondamentali economici e societari relativamente buoni e la politica accomodante delle banche centrali che dovrebbero essere di supporto per l'asset class.
Livelli di rendimento storicamente interessanti.
I rendimenti possono essere scesi rispetto ai picchi raggiunti alla fine del 2023, ma con i global IG credit ancora al di sopra del 4,5%, questo rimane un momento interessante per assicurarsi rendimenti storicamente elevati, soprattutto considerando che il rendimento medio a 10 anni per l'asset class è inferiore al 3%.
È vero che i rendimenti sono stati più alti in altri momenti rispetto ad oggi, ma negli ultimi 20 anni ciò si è verificato solo nel periodo antecedente e durante la crisi finanziaria, dove abbiamo assistito anche ad azioni governative e movimenti di mercato estremi. Questa volta la situazione è diversa.
Gli investitori hanno l'opportunità di beneficiare di rendimenti più elevati in un contesto economico più favorevole, che dovrebbe favorire le obbligazioni societarie e quindi rendimenti interessanti di questa classe di attivi.
La duration fa la differenza?
Con l'inflazione apparentemente sotto controllo, il ciclo dei tassi ha raggiunto il suo apice e le banche centrali sono passate a politiche più accomodanti.
I tassi hanno già iniziato a scendere e i mercati prevedono tagli per la fine del 2024.
Il fixed income a più lunga duration, come i global corporate bond, è pronto a raccogliere i benefici di questo contesto di mercato, poiché le oscillazioni di prezzo associate al calo dei tassi tendono a favorire notevolmente una classe di attivi a più lunga duration.
Come mostra il grafico sottostante, la duration è importante e, se nel 2022 gli asset a più lunga durata hanno sofferto rispetto a quelli a breve durata, nel 2024 potranno guadagnare con la normalizzazione dei tassi da parte delle banche centrali.
E se il rallentamento fosse più grave?
Lo scenario economico di consenso presenta dei rischi.
Uno di questi è che, invece del previsto soft-landing, si verifichi una flessione più grave.
In questo scenario, è probabile che i fondamentali delle imprese si deteriorino più rapidamente del previsto e che gli spread si allarghino. Ciò comporterebbe certamente una pressione negativa sul mercato delle obbligazioni societarie.
Tuttavia, è importante distinguere il modo in cui potrebbero essere colpite le diverse categorie di rating. Mentre le attività high yield soffrirebbero tipicamente in un simile contesto, il credito societario IG sarebbe probabilmente molto meno impattato.
Se gli spread dovessero allargarsi in modo più significativo a causa di un rallentamento più marcato, il previsto calo dei tassi dovrebbe contribuire a compensare maggiormente l'impatto sui rendimenti totali. A parte eventi economici estremi come la crisi finanziaria globale e il crollo del mercato legato al Covid, nei periodi in cui gli spread si sono ampliati in concomitanza con il calo dei tassi, le obbligazioni societarie globali hanno generato rendimenti totali positivi.
Un approccio più graduale...
Anche se i mercati sembrano prezzare uno scenario di soft landing e di taglio dei tassi per il 2024, il percorso non sarà probabilmente lineare; ciò suggerisce che passare completamente alle obbligazioni a lunga scadenza troppo presto potrebbe aggiungere una volatilità indesiderata dei tassi che potrebbe non essere adatta ad alcuni investitori.
In alternativa, gli investitori che intendono ridurre la potenziale esposizione alla volatilità dei tassi con un approccio d'investimento più graduale, possono trarre vantaggio dagli elevati rendimenti all-in e dalla curva dei rendimenti piatta nell'attuale contesto economico.
In molti casi le strategie a breve duration offrono rendimenti competitivi e alcune, tra cui la nostra strategia Ultra Short Duration, superano addirittura i rendimenti delle obbligazioni societarie globali.
Ciò offre l'opportunità di passare gradualmente da un'allocazione a bassa duration a un'allocazione in obbligazioni societarie globali, coprendo una certa volatilità potenziale dei tassi, senza sacrificare il rendimento nel processo.
Cari lettori, se siete arrivati a leggere fin qui, è perché, evidentemente, avete trovato interessante il contenuto di questo articolo.
Se scorrete le pagine di ifanews.it potete trovare conferma del fatto che questo sito ha spesso anticipato fatti e versioni che la stampa ufficiale italiana ha taciuto o manipolato.
Incombe, sempre, una sola regola: CHI PAGA, COMANDA!
Se volete essere determinanti, sostenermi e aiutarmi in questo mio lavoro, potete fare una vostra libera donazione a:
Giannina Puddu, IBAN: IT80K0357601601010002641534
Grazie!