Le intenzioni degli investitori stranieri in Thailandia

A seguito dell’alluvione in Thailandia a fine 2011, Grassroots ha intervistato i rappresentanti delle principali imprese giapponesi ed europee con interessi produttivi in Tailandia sui loro piani futuri. Secondo lo studio, dato che l’area industriale intorno a Bangkok ha le migliori infrastrutture della regione ASEAN (Associazione delle nazioni del sud est asiatico), gli investitori esteri in genere manterranno i loro impianti produttivi in Thailandia.

Uno degli intervistati di una società giapponese ha spiegato, “Nella regione ASEAN, la Tailandia è il paese più avanzato in termini di infrastrutture e anche dal punto di vista dello standard di vita degli emigrati. La Thailandia è 20-30 anni avanti rispetto a Vietnam e Indonesia su cui talvolta si fa invece più propaganda. Non lasceremo mai la Thailandia perché non ci sono alternative in altri paesi ASEAN; inoltre dalla Thailandia possiamo esportare prodotti e componenti senza costi doganali verso gli altri paesi della regione.” 
Per i produttori è importante essere vicini ai clienti nella catena di fornitura, quindi si crea un effetto catena che lega i produttori alla regione di Bangkok. Inoltre l’intervento puntuale del governo tailandese nell’annunciare le contromisure necessarie rassicura gli investitori esteri che restano quindi nel paese.
 
a cura di Joey Wong, Grassroots Research Analyst, Asia Pacific
 
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