LE FRODI VANNO FERMATE. L'EDILIZIA, NO. L'EDILIZIA DEVE ESSERE SOSTENUTA.

redazione redazione
Mar 16, 2022 - 22:36 Updated: Mar 17, 2022 - 08:05
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LE FRODI VANNO FERMATE. L'EDILIZIA, NO. L'EDILIZIA DEVE ESSERE SOSTENUTA.
Redazione, 17 marzo 2022.
Ernesto Maria Ruffini, Direttore dell'Agenzia delle Entrate, è stato audito, ieri, in V Commissione Bilancio, al Senato.
Ha esposto i dati  aggiornati relativi ai bonus edilizi e agli aiuti Covid.
Sono stati erogati contributi a fondo perduto per circa 25 miliardi e riconosciute agevolazioni edilizie con cessione o sconto in fattura per più di 38 miliardi di euro.
In particolare,  per i bonus edilizi, le prime cessioni sono state pari a 4,8 milioni e gli  sconti in fattura,  oltre 38,4 miliardi.
Sono emersi crediti inesistenti per 4,4 miliardi di euro.
C'era da aspettarselo.
E' sempre presente il gruppo degli avidi e scorretti  che inventa percorsi per acquisire vantaggi non dovuti.
L' attività antifrode ha intercettato crediti d’imposta inesistenti (articoli 119 e seguenti del decreto “Rilancio”) per un ammontare di 4,4 miliardi di euro.
La creatività dei malviventi ha agito su articolate concatenazioni di cessioni a società e persone fisiche interposte.
Vantaggi, monetizzati presso istituti di credito (o altri intermediari finanziari)  e veicolati all’estero.
Pertanto, ad oggi:
  • 2,3 miliardi sono oggetto di sequestri preventivi da parte dell’Autorità giudiziaria;
  • 160 milioni di euro sono stati sospesi e scartati dall’Agenzia sulla piattaforma “cessione crediti” grazie alle disposizioni introdotte con il decreto “Antifrodi” per i profili di rischio;
  • i restanti sono oggetto di indagini in corso e di richieste di sequestro preventivo inoltrate alle competenti autorità giudiziarie, che porteranno, verosimilmente, a ulteriori sequestri.

Non ci sono ragioni, nè per sorprendersi e nè per mettere in duscussione il provvedimento a monte.

Le regole devono essere scritte e, se del caso aggiustate in corso d'opera, se mostrano falle che aprono ai delinquenti.

Mentre, il settore deve essere sostenuto e protetto anche alla luce delle enormi difficoltà che sta incontrando sul fronte degli approvviggionamenti e dell'incremento dei costi dei materiali.

Si sta palesando il rischio di un nuovo blocco, comunque, nonostante le misure introdotte dal Governo Conte per rilanciarlo.

L'edilizia, per la nostra Economia è attività strategica e trainante, fonte di lavoro al quale non dobbiamo rinunciare.

La presenza, prevedibile anche dagli scolari, dei soliti stronzi, non può essere l'alibi per ostacolare il settore.