LE BORSE MONDIALI NEL 2021. CONFERMATA L'ASSOLUTA MANCANZA DI CORRELAZIONE TRA ECONOMIA REALE E FINANZA

LE BORSE MONDIALI NEL 2021. CONFERMATA L'ASSOLUTA MANCANZA DI CORRELAZIONE TRA ECONOMIA REALE E FINANZA

Giannina Puddu, 6 gennaio 2022.

Il 2021 è stato un anno positivo per le borse mondiali, confermando la leadership di Wall Street che condiziona, ancora, la finanza globale.

L’indice Morningstar Global Markets  ha guadagnato il 23,11% (al 30 novembre 2021) con il mercato americano che pesa per più del 50% della capitalizzazione dello stesso indice.

Molto meglio del 2020, anno in cui le borse mondiali si erano fermate al 6,48%.

In generale, i mercati sviluppati, sono stati più performanti dei cosiddetti paesi emergenti.
A Wall Street, in testa con il  +26,89% per lo S&P 500, il 18,37 per il Dow e il 21,39% per il Nasdaq, seguono l'Europa con il 16% e il Giappone con il 6%.

L’indice Morningstar Emerging Markets ha raccolto solo il 4%, per le debolezze dei listini asiatici e le perdite dell’America latina.

A Wall Street, la spinta più forte è arrivata dai tecnologici.

Il comparto high-tech pesa per circa un quarto della capitalizzazione del benchmark e ha contribuito a un terzo del suo rendimento.

Le big: Microsoft, Apple, Nvidia, Alphabet.

I finanziari e i consumer cyclical, che insieme pesano per un altro 25% della market cap dell’indice, hanno fatto segnare rialzi superiori al 10%.

L’indice Morningstar Europe, per il quale l ' Eurozona e l'UK pesano per il 70% della capitalizzazione, ha cumultao il 15%.

Nello stesso indice, i paesi fuori euro sono cresciuti di circa il 20% e gli emergenti hanno cumulato il 25%.

A trainare il mercato europeo cono stati i comparti finanza, beni industriali e salute con ASML, NOVO NORDISK, ROCHE.

Il maggiore contributo all ’Europa emergente è della Borsa Russa che pesa per il 65% ed ha ottenuto un incremento pari 30%.

Bene anche i listini polacchi (+18%), ungheresi (24%) e greci (+17%), che insieme pesano per circa il 20%, mentre ha deluso la Turchia che ha accusato una perdita superiore al 20%.

La Borsa di Tokyo ha realizzato il 5,7% grazie al contributo di Sony e Toyota.

L ’indice Morningstar Asia ex-Japan è stato indebolito dalla Cina che ha perso il 13% e dalla Corea che ha perso il 4,5%.

India e Taiwan, che insieme pesano solo per il 30% della capitalizzazione della regione, hanno guadagnato rispettivamente il 36% e il 33%.

L’indice Morningstar EM Americas ha perso il 10% a causa delle forti perdite accumulate dalla Borsa Brasiliana che pesa per il 65% circa della market cap del benchmark e che ha perso il 18% con i finanziari sotto del 24%.

La Borsa del Messico è stata la migliore dell'area con quasi il 13%.

Eppure, per l'economia "reale, il 2021 è stato peggio del 2020.

E, la qualità della vita degli abitanti del pianeta è crollata verso il basso e pare che siamo ancora lontani dal toccare il fondo.