Lavoro, più che la riforma serve altro...

Stanno cambiando le regole, le istituzioni, ma dobbiamo cambiare mentalità e comportamenti. Senza un cambiamento anche questo disegno di legge sulla riforma del mercato del lavoro, che mi auguro che il Parlamento approvi al più presto, resterà sulla carta.

Lo ha affermato il ministro del Lavoro, Elsa Fornero al convegno sull`apprendistato a Torino. «Nessun cambiamento di regole - ha spiegato - è utile se non è accompagnato dalla consapevolezza che qualcosa non ha funzionato». In particolare sull`apprendistato il ministro ha sottolineato l`esigenza di capovolgere l`impostazione secondo cui «gli apprendisti si prendevano non tanto per formarli ma perchè costavano meno e non si dovevano necessariamente assumere. Deve venire prima l`apprendimento professionale con competenze spendibili sul mercato, poi la flessibilità e il minor costo». «Lo Stato, le Regioni, il pubblico ci devono mettere del loro per ridurre gli oneri contributivi. L`obiettivo è la riduzione del costo del lavoro e quindi la società investe in capitale umano».

«L`apprendistato deve essere la premessa per relazioni di lavoro più produttive e più stabili», ha osservato Fornero che ha riconosciuto il lavoro fatto dal suo predecessore Maurizio Sacconi con il Testo Unico che «metteva l`apprendistato al centro». «La logica di utilizzo che ha prevalso - ha sottolineato - è stata quella dell`ingresso flessibile a costi più bassi. È questa mentalità che deve cambiare».

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