L`asta dei bond spagnoli test chiave della fiducia del mercato
Appare evidente che gli investitori esteri hanno sempre maggiori dubbi sulla capacità del governo spagnolo di finanziarsi attraverso il proprio sistema bancario.
La situazione di un paese dove i prezzi immobiliari calano, la disoccupazione cresce e la crescita manca, desta preoccupazioni e i mercati temono che in assenza di un firewall più consistente di quello disponibile la Spagna si trovi in una situazione simile alla Grecia. La probabilità che la Bce accorra in aiuto nel medio termine sembra remota alla luce delle dichiarazioni del presidente della Bundesbank e membro del consiglio della Bce Jens Weidmann ieri (i problemi della Spagna non devono essere risolti dalla Bce). Un indicatore chiave della fiducia del mercato è l’asta dei bond spagnoli stamattina. Un rendimento sopra 6% potrebbe determinare una pressione al ribasso sulla moneta unica. Il ribasso della borsa spagnola, ieri, ai minimi dal marzo 2009 riflette i timori per le difficoltà del sistema bancario in Europa.
Attesa per l’avvio del vertice di primavera di Fmi/Banca Mondiale nel weekend, che dovrebbe formulare un piano per aumentare le risorse del fondo di intervento di circa 400 miliardi di dollari. Negli Usa focus sul mercato del lavoro e sull’indice della Fed di Philadelphia dell’attività manifatturiera. Eurodollaro: la moneta unica continua a segnare un consolidamento triangolare dai massimi dell’anno dai minimi di febbraio a 1,2975, con resistenza superiore a 1,3330, supporto a 1,3040. Una rottura di questo triangolo potrebbe determinare un movimento di 500 punti. DollaroYen: la chiusura settimanale resta importante con supporto ora a 80,70, sotto il quale sono possibili perdite verso 79,20. Il dollaro deve rompere i massimi a 81,85/90 per puntare a 83,30.
A cura di Cmc Markets