L'ASSALTO EOLICO E' GLOBALE. SUDAFRICA: O "DECARBONIZZI" O TI ABBASSO IL RATING E TI BLOCCO LE ESPORTAZIONI
redazione 
Redazione, 30 maggio 2024.
C'è un gruppo di persone che ha scelto di chiamarsi Wind Energy's Absurd (l'energia eolica è assurda) e che si propone all'attenzione pubblica sudafricana con l'invito a lottare "contro l'ingiustizia e la follia dell'energia eolica industriale.
E, c'è la COP 26, il vertice sui cambiamenti climatici, in cui, Regno Unito, Francia, Germania e USA decidono come "decarbonizzare" la "casa" degli altri usando ricatti di tipo finanziario per sottomettere i governi, piegandoli alla loro volontà.
Hanno scritto, quelli di Wind Energy's absurd, ieri 29 maggio 2024 nella loro pagina facebook:
Se qualcosa serve a indicare il distacco tra Occidente e paesi in via di sviluppo, in particolare l'Africa, sono un paio di cose che abbiamo letto sul Sudafrica.
SA non è il più povero dei paesi africani, ma i suoi livelli di povertà sono alti, con oltre 18 milioni di povertà estrema nel 2023.
Alla COP26, nel 2021, Regno Unito, Francia,Germania e USA, con il Sudafrica, hanno rilasciato una dichiarazione politica, annunciando il Just Energy Transition Partnership (JETP), con l'obiettivo di accelerare la decarbonizzazione dell'economia del paese, gli obiettivi di emissione sono stati firmati nell'accordo di Parigi del 2015.
Alla COP 27, il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha incontrato i leader dell'IPG (Gruppo International Partners di Francia, Germania, Regno Unito, Stati Uniti e UE, presieduto dal Regno Unito), per discutere del Jet Investment Plan, elaborato dal governo SA, riguardante tre settori principali: il settore energetico, l'elettrico veicoli e idrogeno verde.
Nessuno dei suddetti paesi può mettere in ordine la propria casa sotto questi aspetti, tanto meno quella di un altro paese!
Il piano individua che serviranno 98 miliardi di dollari in 5 anni per iniziare la transizione energetica ventennale. Saranno necessari investimenti sia dal settore pubblico che privato.
L'IPG ha dato un iniziale di 8,5 miliardi di dollari per "catalyse" la prima fase del programma, a quanto pare, di una piccola sovvenzione, e il 97% è stato prestato.
Il Sud Africa è in un doppio legame.
Prendere ulteriori ingenti prestiti, o mettere a repentaglio il suo rating sovrano investment grade, danneggiando ulteriormente l'economia.
"Se trascina per le gambe, il paese potrebbe presto trovarsi chiuso fuori dal sistema commerciale globale, con almeno la metà delle sue esportazioni bloccate da nuove regole in Europa e altrove che cercheranno di garantire che le merci siano realizzate utilizzando solo, o soprattutto, energia verde.
"Se non decarbonizziamo, saremo chiusi fuori... e perderemo enormi quantità di posti di lavoro", ha avvertito Crispian Olver, presidente della Commissione presidenziale per il clima.
SA è il più alto emettitore di carbonio in Africa e il 15° più alto al mondo. Oltre l'80% dell'energia elettrica di SA è generata da centrali a carbone.
L'utilità che fornisce SA è Eskom, proprietario di diverse centrali elettriche.
Eskom è stato, e rimane, impantanato nelle polemiche, e ha un enorme debito. (come accade anche in altri paesi africani) caricano regolarmente capannoni, con conseguenti ore di assenza di elettricità - per chi ha rifornimento.
Eskom ha rovinato le affermazioni che la società tornerà a caricare dopo le elezioni di oggi, ma le voci ancora abbondano - secondo cui, mentre l'emisfero meridionale si avvicina alla stagione fredda, ci saranno interruzioni di corrente per 16 ore alla volta.
Oltre alla perdita di debiti e carichi, ci sono problemi nelle SA di corruzione e sabotaggio.
Il nostro primo legame è con un affascinante pezzo della BBC che racconta particolari casi di sabotaggio, bande mafiose, corruzione e persino un presunto tentativo di avvelenamento dell'ex capo di Eskom (Eskom trasforma gli input provenienti dall’ambiente naturale – carbone, nucleare, carburante, diesel, acqua ed eolico – in oltre il 90% dell’energia fornita a un’ampia gamma di clienti in Sud Africa e nella regione della Comunità per lo sviluppo dell’Africa australe (SADC) - NDR).
Il ministro dell'Energia della SA, Gwede Mantashe, ha affermato che l'Occidente sta usando il Sudafrica, ingiustamente, come "una cavia" per una riforma energetica radicale senza fornire fondi sufficienti.
Certamente, nel 2022, i membri del G7 si sono impegnati a replicare i JET, apparentemente in paesi come India, Indonesia, Senegal e Vietnam.
Quindi, torniamo alla disconnessione.
Dopo il COP,
Rishi Sunak ha detto: "... Il piano di investimenti JET del Sud Africa apre la strada a una transizione sostenibile ed equa lontano dal carbone e verso forme di energia più pulite, creando le basi per una forte economia verde."
Joe Biden ha detto: "... Il nostro sostegno alle priorità dell’energia pulita e delle infrastrutture del Sudafrica, che includono gli sforzi per fornire ai minatori di carbone e alle comunità colpite l’assistenza di cui hanno bisogno in questa transizione, aiuterà l’economia dell’energia pulita del Sudafrica a prosperare."
Emmanuel Macron ha affermato: "La Francia è orgogliosa di lavorare con il Sud Africa all'attuazione di questa Just Energy Transition Partnership, che contribuirà a rafforzare la sicurezza energetica del paese, verde il suo mix di elettricità e a stabilire un punto di riferimento per altri paesi in tutto il mondo, mantenendo al cuore il giusto elemento di questa transizione per non lasciare indietro nessuno..."
Olaf Scholz ha detto: "La protezione del clima e le prospettive economiche devono andare di pari passo. L’adozione del piano di investimenti è una pietra miliare sulla strada verso un’economia climatica neutrale e, allo stesso tempo, socialmente giusta in Sudafrica.... "
Ursula von der Leyen ha detto: "... Ora darà il via alla Just Energy Transition Partnership con il Sud Africa, una prima iniziativa globale nel suo genere per accelerare una giusta transizione energetica nei paesi che si impegnano a eliminare gradualmente il carbone... '
Hanno ragione? O è solo una torta verde nel cielo, con una spolverata di polvere di fata?
Cari lettori, se siete arrivati a leggere fin qui, è perché, evidentemente, avete trovato interessante il contenuto di questo articolo.
Se scorrete le pagine di ifanews.it potete trovare conferma del fatto che questo sito ha spesso anticipato fatti e versioni che la stampa ufficiale italiana ha taciuto o manipolato.
Se volete sostenermi e aiutarmi in questo mio lavoro, vi invito a fare una vostra libera donazione a:
Giannina Puddu, IBAN: IT80K0357601601010002641534
