L`anatocismo bancario è ufficialmente illegittimo

La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la norma, contenuta nel decreto Milleproroghe di fine 2010, sull`anatocismo bancario (la contabilizzazione trimestrale degli interessi bancari passivi).

La norma regolava quando questo diritto si andava a prescrivere: ovvero dal compimento di ogni singola operazione e non dalla chiusura del conto corrente. 
La Corte sottolinea come «retrodatando il decorso del termine di prescrizione» e derogando dalle disposizioni del codice civile, la norma rende «asimmetrico il rapporto contrattuale di conto corrente» fra correntista e banca. Infatti «finisce per ridurre irragionevolmente l`arco temporale disponibile per l`esercizio dei diritti nascenti dal rapporto, pregiudicando la posizione giuridica dei correntisti che, nel contesto giuridico anteriore all`entrata in vigore della norma, abbiano avviato azioni dirette a ripetere somme illegittimamente addebitate». A ricorrere alla Consulta erano stati diversi Tribunali, chiamati a esprimersi in giudizi contro le banche. La norma del Milleproroghe, fortemente contestata dai Consumatori e oggetto di scontro politico all`interno della maggioranza del governo Berlusconi, era stata inserita dal governo per «fare chiarezza» su quando far partire i termini della prescrizione decennale, stabilendola appunto dall`annotazione in conto. La norma, salutata con favore dalle banche, aveva così fatto venir meno la posizione di vantaggio che i clienti avevano acquisito con una sentenza della Cassazione dello scorso novembre, in cui la Corte aveva stabilito che il termine di prescrizione (10 anni) per chiedere la restituzione degli interessi pagati decorresse dal giorno di chiusura del conto corrente.
 
«Ancora una volta Davide, ossia l`Adusbef, ha battuto il Golia delle banche e la loro arroganza». Così il presidente dell`associazione dei consumatori, Elio Lannutti, commenta la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittima la norma, contenuta nel decreto Milleproroghe di fine 2010, sull`anatocismo bancario (la contabilizzazione trimestrale degli interessi bancari passivi). «Dedichiamo questa vittoria a tutti i consumatori vessati, agli utenti delle banche - prosegue Lannutti - che non avendo credito sono costretti a gesti estremi, mentre le banche navigano nella liquidità della Bce: 251 mld di euro, prestito triennale al tasso annuale dell`1%. Questo è un grande giorno anche per i governi che non possono fare i maggiordomi dei banchieri perchè anche per l`Italia ci sarà sempre un giudice a Berlino disponibile a dare giustizia ai cittadini, alle famiglie e ai consumatori».
 
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