L’Albo dei Consulenti Finanziari è una buffonata

Pubblichiamo un intervento “provocatorio” da parte di un nostro lettore in merito all’ennesimo rinvio dell’Albo di categoria. Gentile Ifanews, vi scrivo il mio intervento, anche se non sono sicuro che lo pubblicherete (se così non fosse vi prego di inoltrarlo a chi di dovere) perché, da promotore finanzario (lavoro in Liguria da oltre 20 anni)  e in quanto tale accusato costantemente di appartenere a una categoria “poca seria” da parte dei vari consulenti indipendenti/associazioni di consulenti indipendenti, vorrei porre l’attenzione sul panorama disastrato della consulenza cosiddetta “indipendente”, in Italia.

L’Albo dei Consulenti Finanziari è una buffonata

Per quello che ho avuto modo di constatare i professionisti di questo tipo non sono più di 300 in tutta Italia e la maggior parte di questi si è improvvisata “consulente” per auto proclamazione. Vi sono tanti studi privati, parlo per esperienza, che sono paragonabili, per professionalità offerta, a quelli dove lavorano i vari santoni e chiromanti. Un’immagine per la maggior parte squallida, ve lo assicuro. Certo poi vi sono anche delle realtà più organizzate, ma nessuna di queste può essere paragonata, per patrimonio di conoscenze e competenze e per background di esperienze da offrire al cliente, a una rete, seppur piccola, nostrana. Se lasciamo stare la “consulenza” su polizzette fatta dai bambocci  di turno, se una persona comune è in cerca di una guida negli investimenti, l’opportunità più professionale che può trovare è quella di un promotore, pur cosciente del fatto che proporrà per la maggior parte prodotti “ di casa” (ma i vantaggi/svantaggi in tal senso, data l’ormai nota normalizzazione delle offerte bancarie e di risparmio gestito, sono minimi, indi l’indipendenza e il costo di essa, a mio avviso, non vale di certo la candela).

Se vi fosse un reale valorizzazione di questa categoria professionale, voi pensate davvero che l’Albo non sarebbe già nato? Mettetevi in testa che questo fantomatico Albo, che poi costerebbe e basta, per l’utilità che ne avrebbe (secondo me non si andrebbe oltre, dopo un po’ di anni, ai 1000 iscritti) , non nascerà mai. Al massimo ci sarà il contentino di vedere inserita una sezione per i consulenti indipendenti all’interno di quello dei promotori. E’ tutta una buffonata è mi sento nel dovere morale di dirlo, dato che troppe volte noi professionisti sentiamo parlare i vari responsabili “politici” di turno su cose che sanno benissimo essere prive di una base concreta. Vi ringrazio per l’attenzione.

Paolo

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