L'AGGRESSIONE FISICA ALLA SARDEGNA E' UN ATTO DI GUERRA CONTRO LA SARDEGNA
Giannina Puddu, 8 agosto 2024.
Le guerre, intese nel senso classico al quale siamo abituati, provocano morti, feriti e distruzione dell'habitat con lo sganciamento delle bombe, il lancio massiccio di proiettili di ogni specie, con l'avanzata dei carri armati, con il dispiegamento di mezzi di attacco aereo e marittimo.
L'aggressione armata distrugge ampie fette di territori e di strutture, civili, pubbliche ed anche religiose.
Tra i morti e i feriti, figurano anche migliaia, se non milioni, di poveri animali e vegetazione.
E' un diffuso soccombere che non risparmia neanche le pietre.
Ciò che, dal Governo centrale di Roma, è stato deciso di imporre alla Sardegna nel nome della Transizione Energetica, se non cancellato con urgenza, avrebbe gli stessi effetti devastanti di un'azione di guerra.
Si vogliono sventrare ampie aree con mezzi meccanici aprendo crateri come sotto l'effetto delle bombe che, dalla seconda metà del 1943, sganciavano nella "Po Valley", i caccia bimotore Bristol Beaufighter e De Havilland Mosquisto della forza aerea britannica, o i P-61 Black Widow o A-20 Havoc della forza aerea statunitense.
Stringi, stringi, gli attori sono oggi gli stessi, provenienti dal Regno Finanziario Globale.
Al posto delle bombe e dei caccia, impiegano enormi escavatori per aprire la Terra di Sardegna ostentando un diabolico cinismo e un'avidità sfrenata in un evidente delirio di onnipotenza.
Tutto costruito su una narrazione falsa, perchè è falsa l'origine antropica del cambiamento climatico.
Perchè è falsa la soluzione con impianti eolici e fotovoltaici di taglio industriale che inquinano almeno tanto quanto i fossili.
https://californiapolicycenter.org/offshore-wind-is-an-economic-and-environmental-catastrophe/
Perchè è falso il bene promesso per l'Ambiente, perchè è falso il vantaggio prospettato per i cittadini.
Questa aggressione fisica al territorio sardo è il prodotto scadente degli ultimi Governi Centrali che si sono appropriati anche del Potere Legislativo sottraendolo al Parlamento.
Mentre, ciò che dovrebbe essere è che:
In Italia, come in ogni democrazia moderna, il sistema politico si basa sulla separazione dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario.
Le fonti del diritto italiane sono generalmente predisposte dal potere legislativo e sono attuate dal potere esecutivo. Il potere giudiziario interviene in caso di violazione della legge.
Fonte:https://e-justice.europa.eu/6/IT/national_legislation?ITALY&member=1
Il lancio, in "grande stile" del ricorso ai cosiddetti DPCM è stato opera di Giuseppe Conte, per cui ha legiferato lui azzerando il potere legislativo del Parlamento.
Escludendo i provvedimenti non inerenti al Covid-19, si tratta di 19 Dpcm, 22 decreti legge e 5 scostamenti di bilancio, senza contare la proclamazione dello stato di emergenza (a cui sono seguite 3 proroghe), il protocollo Cei e le ordinanze del Ministero della Salute, difficili da quantificare. Fonte: https://www.money.it/quanti-dpcm-decreti-ha-fatto-governo-conte-cifra-record
Con succesiva disapplicazione di alcuni di tali DPCM che, comunque, avevano avuto il tempo di toglierci diritti fondamentali:
Nel passato, ormai remoto, c'è traccia di DPCM del Governo Craxi nel lontano 1983, che, comunque, non ne aveva abusato.
chrome-extension://efaidnbmnnnibpcajpcglclefindmkaj/http://archivio.statoregioni.it/Documenti/DOC_038265_dpcm%2012%20ottobre%201983.pdf
In tempi molto più recenti, si inizia a vedre l'abuso della prassi DPCM con il Governo di Enrico Letta che ne collezionò 15.
I Governi Renzi, Monti e Gentiloni che seguirono, avevano apprezzato il mezzo amministrativo in luogo di quello legislativo...
L'attuale Governo Meloni pare gradire, particolarmente, il ruolo azzoppato del Parlamento cumulando, secondo Openpolis alla data del settembre 2023, 39 DL in 11 mesi, ottenendo il primato per numero medio di DL al mese (con Draghi a 3,2 e Conte a 3,18), con il 55,8% di conversioni di decreti registrando il dato più alto degli ultimi anni, con 11 "Decreti Omnibus" su 39 DL, infognando l'attività parlamentare così che non sia riuscita a convertire 4 DL (recuperandone gli effetti solo in tempi successivi...).
I Poteri straordinari del governo, secondo la nostra Costituzione, sono previsti solo nel caso di guerra.
E, comunque, solo ed esclusivamente, su deliberazione delle Camere.
Inoltre, la compressione dei Diritti Costituzionali è possibile solo in ragione di emergenze/urgenze che abbiano a che fare con la sanità e l'incolumità pubblica.
Dalla Sardegna (e non solo...), pare trattarsi proprio di una guerra non-dichiarata ma in corso, contro questa Terra e contro altre, in numerose altre regioni italiane.
Ciò che sconcerta è che l'attacco fisico non sia sferrato da uno Stato nemico-esterno, ma dal nostro stesso Stato con sede a Roma.
Grazie al Parlamento che è stato sedato, che non ha avuto nè l'opportunità, nè il tempo di leggere norme che ha dovuto approvare a "scatola chiusa", spesso anche sotto lo squallido ricatto del "voto di fiducia"!
Il disgusto che si prova è grande e la domanda è: come possono difendersi i cittadini che vivono nelle regioni sotto attacco del loro stesso Stato di appartenenza???
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