LA VITTORIA DEL DOTTOR DARIO MIEDICO IN CASSAZIONE.

LA VITTORIA DEL  DOTTOR DARIO MIEDICO IN CASSAZIONE.

Giannina Puddu, 23 aprile 2024.

Il 2 di ottobre dell'anno 1917, la FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odonotiatri), sede di Milano, con firma del Segretario-Consigliere Giovanni Tamborini, trasmise al dottor Dario Miedico, una lettera raccomandata AR, allegando copia della decisione adottata dalla Commissione Medica dello stesso Ordine durante la seduta del 20 maggio 2017 e relativa al procedimento disciplinare aperto nei suoi confronti.

Responsabile del "procedimento" era stata la dott.ssa Daniela Morando, mentre quale Responsabile dell'Istruttoria si indicò Giusy Pecoraro.

Tutto ebbe inizio il 13 dicembre 2016,  con una nota della dott.ssa Roberta Chersevani, allora Presidente della FNOMCeO, che allegò, tra l'altro,  un'intervista al dottor Miedico del 22 ottobre 2015 apparsa sul sito web www.informasalus.it ed un suo commento  del 23 luglio 2016 relativo al documento sui vaccini diffuso dalla Federazione Nazionale.

Per rincarare la dose di "prove" contro Miedico, il 14 dicembre 2016, Chersevani trasmise "i riferimenti di un video liberamente visionabile su youtube in cui esponenti medici anti-vaccinisti espongono le loro convinzioni".

Oltre a ciò, si segnalò la presenza, sul sito www.quotidianosanita.it, della trattazione datata 20 ottobre 2015, intitolata: "Cinquanta medici scrivono a Ricciardi (ISS): "Preoccupano le conseguenze dei vaccini e il modo in cui vengono praticati" con il dottor Dario Miedico nella lista dei firmatari.

L'Ordine convocò, presso la propria sede, il dottor Miedico per il giorno 27 del gennaio 2017, ai sensi dell'art. 39 del D.P.R. 221/1950.

Si rivolse a Miedico il Presidente dell'Ordine con la domanda: "In alcune sue interviste rilasciate in trasmissioni radiofoniche e a siti web destinati al pubblico si è mostrato particolarmente critico nei confronti di molti aspetti riguardanti le vaccinazioni dell' infanzia. Secondo le sue convinzioni a quali soggetti vanno consigliati i vaccini?"

La risposta del dott. Miedico era stata: "Vanno consigliati a tutti con l'indicazione però non solo dei benefici ma anche dei rischi che risultano da una vasta letteratura scientifica.

Io sono medico legale per cui conosco bene i rischi avendo seguito molte cause di danni (Legge 210).

Non è il caso mio perché non sono pediatra ma ogni soggetto bimbo o adulto va visitato molto bene con una raccolta completa dell' anamnesi."

Seguirono ulteriori domande poste dalla presidenza e, con le sue risposte fondate sulla sua conoscenza e diretta esperienza professionale,  il dottor Dario Miedico potè chiarire che:

  • la Herd Immunity (immunità di gregge) non sia ancora dimostrata scientificamente.Tant'è che molti Paesi, come l'Austria,  hanno bassissimi livelli di immunizzazione e nessuna epidemia.
  • Tutte le fonti scientifiche esistenti dichiarano effetti avversi da vaccinazione, oltre le tragiche esperienze personali di medico legale che ha seguito decine e decine di cause, rilevando, altresì, che i danni, ancorchè noti,   non vengono raccolti, come dati,  dagli enti preposti. 
  • ha agito nel rispetto dell' articolo 15 del Codice di Deontologia Medica evitando di  sottrarre il cittadino a trattamenti specifici e scientificamente consolidati.
  • ha agito nel rispetto dell'art. 55 che prescrive la massima cautela nella comunicazione in materia sanitaria fornendo al cittadino un'informazione efficace e trasparente.
  • in ogni occasione, pubblica o privata, ha agito nel pieno rispetto del Codice Deontologico basandosi su conoscenze scientifiche certe, senza ingenerare aspettative o timori infondati, senza alimentare pregiudizi in ambito sanitario, dichiarandosi, comunque, contrario a qualunque obbligo vaccinale.

Concluse riferendo che "Al fine di evitare proprio false accuse o altro da molti anni tutte le mie conferenze sono registrate e quindi verificabili."

I Colleghi riuniti nella Commissione Medica del 2 marzo 2017,  deliberarono di iniziare un procedimento disciplinare a carico del Dott. Dario Miedico "Per aver gettato discredito sulle terapie vaccinali e propalato in maniera censurabile, scorretta, scarsamente scientifica e poco professionale i nocumenti derivanti dalle vaccinazioni dell'infanzia..... in violazione degli artt. 1 — comma 2, 4 — comma 2, e 2 e 55 del Codice di Deontologia Medica 2006/2007.

Il 23 maggio 2017,  l'iter si concluse con la radiazione del dottor Dario Miedico, con decisione assunta all'unaniminità dai 15 membri della commissione disciplinare presso l'Ordine dei Medici di Milano.

Nello stesso anno, Miedico era attivo nel Coordinamento del movimento per la libertà di vaccinazione (Comilva) con particolare riguardo verso il tema delle vaccinazioni pediatriche obbligatorie.

La nota di Comilva che seguì la notizia: Lo stimatissimo e benvoluto ricercatore, perito forense Dr. Dario Miedico è stato radiato ieri, 23 maggio 2017 dall’ordine dei medici. Esterrefatti, siamo tutti senza parole per tale evento che pare far ritornare l’Italia ai tempi del nazi-fascismo, ma crediamo fortemente che sia una mossa voluta e pianificata che si inserisce in un perfido meccanismo più grande”.

Miedico dichiarò alla stampa che avrebbe fatto ricorso e confermando la sua posizione per cui disse: “Io non sono assolutamente contro i vaccini, sono solo fermamente contrario all’obbligo... il clima è questo, specie dopo il decreto Lorenzin."

Fatto il ricorso,  innanzi alla Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie (Cceps), nel maggio 2021, Miedico era stato definitivamente cancellato dagli iscritti all'Ordine.

Ascoltato da Adnkronos, Miedico riferì che quattro medici, non giuristi, nominati dal ministero della Salute, avevano confermato il provvedimento.

Anticipò che si sarebbe rivolto alla Cassazione, per essere "giudicato da giudici che non dovrebbero subire le pressioni di un ministero», assistito dal Costituzionalista Valerio Onida.

Il suo, intanto,  era ormai diventato un caso nazionale ed intorno alla sua vicenda professionale ed alla sua figura di medico si erano coaugulati l'interesse e l'ammirazione dei genitori dei bambini che avevano subito effetti negativi in seguito alle vaccinazioni e di molti altri cittadini che non gradivano e che tutt'ora non gradiscono l'obbligo vaccinale.

Medicina Democratica, per bocca del Presidente Piergiorgio Duca,  si schierò, pubblicamente, contro la posizione dell'Ordine affermando che avrebbe sostenuto in ogni modo Dario Miedico contro la decisione dell’Ordine dei Medici e per affermare il suo diritto costituzionale alla libera espressione dei propri convincimenti.

L’arroganza di una classe politica e medica che pensa di intervenire con nuove e più forti costrizioni anziché con un vero consenso informato su trattamenti sanitari, come i vaccini e non solo, determina una deriva e una riduzione della democrazia e della scienza.

Medicina Democratica, cooperativa che si è costituita nel 1978 con Dario Miedico tra i suoi fondatori  (e associazione ONLUS costituita nel 2003), ha contrastato il decreto Lorenzin sin dal suo esordio, ponendo in rilievo il numero elevato di vaccini obbligatori per l'infanzia  in Italia, come unico paese in tutta Europa a intraprendere tale strada associando l'obbligo vaccinale al Diritto allo Studio.

Con la morte di Valerio Onida, la collega di studio Barbara Randazzo ha condotto, brillantemente in porto, il lavoro iniziato e, il 9 aprile 2024, dopo circa tre anni,  la Cassazione ha annullato la radiazione dall’albo dei medici di Dario Miedico.

Cancellati i suoi reati di opinione e la responsabilità che gli era stata attribuita per aver indotto una sorta di “spaesamento” che si era diffuso tra i genitori innanzi al rischio di effetti collaterali relativi alla vaccinazione dei loro figli.

Lo "spaesamento" si era e si è diffuso perchè i genitori si informano e si parlano imparando che i vaccini possono, effettivamente, provocare effetti sgradevoli o drammatici per la salute dei loro figli.

Nel suo ruolo pluriennale di perito forense, Dario Miedico ha visto con i suoi occhi  questi effetti e da un vero Medico, degno della piena fiducia dei suoi pazienti,  dobbiamo e vogliamo aspettarci che sia trasparente e non che ci inganni tacendo i rischi di una qualunque terapia o vaccino.

Pare che la pronuncia della Cassazione abbia voluto riaffermare il senso dell’art 4 del codice deontologico della stessa FNOMCeO che riconosce la libertà e l’indipendenza della professione e che chiarisce che l'esercizio della medicina è fondato sulla libertà e sull'indipendenza della professione, che questi valori costituiscono un diritto inalienabile del medico che non può essere piegato da interessi di parte o decisioni politiche, ancorchè motivate con  questioni di "emergenza".

Se ne deduce che, nell'esercizio della sua professione, il dottor Dario Miedico abbia agito con profondo rispetto delle norme deontologiche per lui vincolanti, nei sentieri tracciati dai nostri principi costituzionali, nel rispetto delle norme vigenti e delle norme  giuridiche statuali.

Ed, infine, grande ammirazione per Miedico che pur di  conservare la sua prua esistenziale, dritta nella direzione dell'etica professionale, anzichè piegarsi all'ignavia, abbia scelto di percorrere questo calvario che è durato 7 anni.
Ci sono persone che non hanno un prezzo, nessuno se le può comprare.

Cari lettori, se siete arrivati a leggere fin qui, è perché, evidentemente, avete trovato interessante il contenuto di questo articolo.

Se scorrete le pagine di ifanews.it potete trovare conferma del fatto che questo sito ha spesso anticipato fatti e versioni che la stampa ufficiale italiana ha taciuto o manipolato.

Se volete essere determinanti, sostenermi e aiutarmi in questo mio lavoro, potete fare una vostra libera donazione a:

Giannina Puddu, IBAN: IT80K0357601601010002641534

Grazie!