Si accentua quindi, ancora di più, la dicotomia, già ampiamente segnalata, fin dallo scorso autunno, ai nostri lettori abbonati, fra i titoli con le loro prime trimestrali 2021, ed appunto, detto future.
Ancora tentativi, anche pesanti, ma subito rintuzzati.
Sul finire della corrente settimana, forti vendite, per esempio, su Telecom, con perdite anche a doppia cifra percentuale, oltre che Enel, come gran parte delle utilities.
Titolo decisamente da evitare, come già segnalato da tempo, e perdite che hanno riportato detto future a lambire la parte bassa del mini range, sopra indicato.
Ma subito appunto controbilanciato dal ritorno di forza del settore dei ciclici, con in primis il rimbalzo di Stellantis, da 13,80/90 fino sulle prime resistenze, toccate venerdì di 14,80/90, con massimi intraday di 15,05.
Range affidabile su cui fare ancora un buon trading, fra area 13,50/60 circa largo e 15,50/60, anche vendendo opzioni su questi due strike, come segnalato a metà settimana.
Al contrario, anche qui già suggerito il giorno prima dei risultati usciti martedì, Ferrari, con un segnale di vendita sui 182/3 ed acquisto in chiusura poco sopra i 160.
Su questi ultimi livelli, ma in modeste quantità, anche con un classico Stop&Reverse.
Anche Leonardo, pur congestionando fra i 6,80/90 ed i 7,20/30, e facendo fatica a superare detti ultimi livelli, potrebbe presto `partire` fin poco sotto i 7,80/90.
Ma anche il settore Oil, seppure a luci ed ombre, vista la continua lunga salita e prossimo arrivo sui massimi degli ultimi 12 mesi del Petrolio WTI a 68 Dollari, dagli attuali 65.
ENI, ne sta comunque, faticosamente beneficiando.
Ma Saipem, dopo gli ancora brutti conti della trimestrale, per noi ancora OUT.
Dopo essere passata la scorsa settimana, anche sotto i 2 euro.
Fin anche poco sopra i 1,90/95, e su cui ritornare e formare un interessante doppio minimo, speriamo crescente, per poter costruire, sempre con acquisto opzioni, anche qui uno Stop&Reverse, per uno strettissimo trading fin poco sotto 2,08/9.
Nulla di più.. per i più esperti, ma sotto la guida di professionisti.
E poi le banche coinvolte, di cui abbiamo molto scritto sulle nostre lettere di consulenza operativa in abbonamento, fin dall` estate scorsa.
BPER, BancoBPM, Credem e BPSondrio, sopra tutte le altre. Tutte sui massimi di periodo.
Titoli che, per chi li ha da tempo, vanno sicuramente mantenuti o parzialmente alleggeriti, ma coperti e/o tradati con la vendita di opzioni sempre più atm (at the Money), cioè sui prezzi di strike del sottostante titolo.
Potremo assistere quindi ad un ulteriore tentativo di storno a breve, ormai super annunciato, verso ed anche sotto i 23800/900, in area 23500/600 in primis, e poi a medio termine anche 23200/300.
Il raggiungimento di area 22500/600 non e ` da escludere totalmente, soprattutto con concomitanti notizie negative e relativo immediato sell off intraday, riguardanti i tre filoni cardine Sanita` (Epidemia&vaccini), Economia (Recovery Plan) e Politica (News da Draghi & Mattarella).
Per il lungo termine da tenere d` occhio la variante e vero driver di aumento dei tassi, con effetto negativo sui mercati.
Ma ciò non esclude, anzi, la necessità, di poter o saper fare un ancora più attento e veloce stock picking.