La tutela del risparmio e il ruolo della Consob

Ifanews vi riporta in esclusiva il contenuto di una recente conferenza stampa della Fisac sul ruolo della Consob nella tutela del risparmio e dei risparmiatori.

La tutela del risparmio e il ruolo della Consob

1.L’interesse sindacale all’attività della CONSOB: una questione che riguarda l’uguaglianza sostanziale

Una parte rilevante dello scambio che a livello di accordi trilaterali si realizza tra sindacati e governo riguarda quell’insieme di elementi che concorrono a comporre la condizione economica complessiva dei lavoratori: le tariffe, i servizi, la tutela del risparmio, l’accesso al credito, ai prodotti dell’assistenza e della previdenza sociale.  I poteri normativi delle Autorità indipendenti e tra queste in particolare Banca d’Italia e Consob che hanno il compito di vigilare sul sistema finanziario e di salvaguardare la fiducia dei cittadini in esso sono tra gli strumenti più importanti per riportare in equilibrio il potere contrattuale del cittadino-utente che è in una situazione di grande debolezza rispetto al potere contrattuale dell’industria finanziaria.  La deregolamentazione dei mercati finanziari e la scarsa trasparenza dei rischi è individuata come una delle principali cause della profonda crisi finanziaria che si sta dispiegando da anni senza tregua a livello internazionale e che mostra l’assenza di una crasi tra finanza ed economia reale.  Ed è nel rapporto tra finanza ed economia reale che la Consob svolge un ruolo chiave. È infatti a questa Autorità che viene demandato il compito di tutelare i risparmiatori, garantire l’integrità dei mercati e vigilare che la trasparenza dei rischi e la correttezza dei comportamenti delle banche e degli intermediari più in generale sia alla base del funzionamento del sistema finanziario.  Risparmiatori, enti locali, Stato devono interfacciarsi infatti con il sistema finanziario e devono trovare intermediari consapevoli di un ruolo attento, vigile ed equilibrato della Consob in grado di garantire che non vi siano estrazione di benefici privati e che si crei valore per il Sistema Paese. L’attività delle’e Autorità è all’attenzione del sindacato che è ovviamente interessato alla trasparenza e al controllo dei mercati e del movimento dei capitali, giacché, l’operare virtuoso delle Autorità e della Consob in particolare, consente al sindacato di intercettare e prevenire gli eventi che possono avere ricadute sull’occupazione.  Come ha dimostrato la violenta crisi economica che ha colpito gran parte dell’occidente sviluppato, la fiducia è il presupposto fondamentale per il buon funzionamento dei mercati finanziari, una risorsa vitale. L’indebolimento della credibilità delle istituzioni di controllo dei mercati ha effetti devastanti con un effetto domino che raggiunge anche le istituzione finanziarie più solide. Senza un efficiente sistema di vigilanza le disfunzioni, gli errori e le frodi accrescono le disuguaglianze. Le politiche di risanamento adottate dai paesi travolti dalla crisi economica si sono risolte, infatti, né il massiccio ricorso a risorse pubbliche a carico dell’erario e cioè delle entrate fiscali in grandissima parte derivanti dal lavoro  dipendente, né il raffreddamento delle dinamiche retributive hanno il potere di evitare il collasso generale.  La negligenza delle autorità di controllo confligge, dunque, con i principi di equità nella distribuzione delle risorse, dei doveri e degli obblighi tra i cittadini, ai quali mira la nostra carta costituzionale.  L’importanza e direi “l’urgenza” per il sindacato di fare affidamento su istituzioni che esercitino poteri di controllo dei mercati è, pertanto, una questione che riguarda l’attuazione del principio di uguaglianza sostanziale.  In economia, infatti, parlare di libertà significa lasciare il campo aperto alla concorrenza e cioè non imporre vincoli alle contrattazioni tra privati. Dal punto di vista sociale il concetto di libertà implica quello di uguaglianza, nel senso che deve esservi per tutti risparmiatori, lavoratori, investitori un livello minimo comune di indipendenza nel mercato che permetta a ciascuno di fare le proprie scelte, il più possibile libere, in un quadro certo di regole e sanzioni.  Le ragioni che giustificano l’interesse del sindacato ad una efficace vigilanza sulla trasparenza e correttezza del sistema finanziario i soggetti intermediari sono, dunque, collegate alla tutela sanzionata solennemente dall’art. 47 Cost. del risparmio in tutte le sue forme ma anche trovano fondamento nei principi di uguaglianza sostanziale ( art. 3, c.2 Cost.) e di democrazia economica (art. 41 Cost.).  I rapporti tra risparmiatori, enti locali e Stato e imprese operatori finanziari che offrono varie forme di investimento (depositi, titoli azionari, e obbligazionari, polizze, fondi, derivati, etc...) sono devono essere disciplinate da regole che hanno il fine di colmare le “asimmetrie informative”. Ogni investitore, in termini più generali, iI risparmiatori devono deve essere messo in grado di valutare il rischio delle operazioni proposte e la solvibilità delle imprese cui affidano i propri risparmi. I cittadini tutti e le organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori subordinati devono fare affidamento su regole che riducano il rischio di fallimenti e di crisi sistemiche e che garantiscano il consolidamento e la produzione di ricchezza e non il trasferimento improprio ed iniquo tra fasce del tessuto socio-politico-industriale di una Nazione che, invece, mina la solidità patrimoniale e finanziaria delle imprese.  La Consob ha un ruolo nevralgico nel sistema di governo dei Mercati, del Sistema Finanziario e di ripristino della fiducia nel ruolo della finanza. E’ attore principale nella garanzia degli interessi dei risparmiatori e dei lavoratori relativamente alle ricadute sociali che la finanza speculativa può determinare sull’occupazione e la qualità della vita dei lavoratori subordinati, nonché nell’assicurare che gli intermediari operino correttamente nei confronti di enti locali e in definitiva anche dello Stato per evitare che vengano depauperate le risorse finanziarie pubbliche. Risorse che si rammenta sono alla base dell’erogazione di servizi ai cittadini e di supporto alle imprese e, quindi, a supporto del tessuto industriale di questo Paese.  E tutto questo assume una rilevanza strategica, tenuto conto, che la politica monetaria e fiscale sono oramai leve finanziarie spuntate per via dell’appartenenza all’Eurozona. Non c’è invece un vincolo europeo nella tutela del risparmio e dei beni pubblici a cui la Consob è chiamata.  La sua condotta deve essere valutata quindi anche sotto il profilo sociale con riferimento alle aspettative deluse, ai danni che ha provocato, alla violazioni di legge compiute.  Si tratta di un piano della politica sindacale in parte assolutamente nuovo come nuovo nuova è la scelta della CGIL di affrontare la domanda di trasparenza e governo del i mercati l sistema finanziario con risposte anche sul piano giuridico e giudiziario.  

2. Il contenzioso giudiziario come occasione per salvaguardare i diritti sindacali e tutelare i dipendenti CONSOB e i lavoratori-risparmiatori

L’operazione di riorganizzazione della CONSOB contro la quale sono dirette le iniziative giudiziarie che la CGIL sta promuovendo è in realtà l’ultimo atto di una gestione di inusitato potere offensivo nei confronti degli interessi generali dei Cittadini (lavoratori e risparmiatori) e, specificatamente, della CGIL e dei suoi iscritti che si sono adoperati per contenere questa deriva ed anche degli interessi generali dei lavoratori risparmiatori.  E’ l’importanza degli interessi in gioco e la gravità della situazione che hanno spinto la CGIL ad adottare anche iniziative giudiziarie per contrastare scelte organizzative e comportamenti funzionali alla realizzazione di un assetto dei controlli e della vigilanza sui Mercati finanziari che non paiono consoni né al vero ruolo della Consob né alle reali esigenze del Paese.  Tuttavia, contrastare gli errori e cercare di rimuoverne gli effetti, pur se necessario, non basta. Occorre sviluppare una cultura e una sensibilità che evitino e prevengano tali situazioni.  Intendiamo al più presto promuovere un convegno per focalizzare l’attenzione della Società civile e della Politica su queste questioni.

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