La turbolenza finanziaria e lo spettro di una recessione prolungata
Se il riacuirsi delle turbolenze finanziarie dovesse continuare, c`e` il rischio che i primi segnali di ripresa in Italia, previsti per la seconda meta` del 2013, si allontanino ancora, insomma che la recessione si allunghi.
A dirlo e` il presidente dell`Istat, Enrico Giovannini, ospite in diretta a ``L`Economia Prima di Tutto`` su Radio1 Rai. ``Imprese e famiglie sono entrate da meta` 2011 in una fase psicologica molto negativa, al di la` delle difficolta` reali che stiamo affrontando - spiega Giovannini - Molte scelte di consumo e di investimento sono state dunque rinviate in attesa di tempi migliori. L`instabilita` finanziaria certamente ha pesato - continua Giovannini - e il riacuirsi di queste tensioni`` legate alla crisi politica ``potrebbe spingere famiglie e imprese a rinviare di nuovo decisioni di investimento con ricadute sull`economia``. Il presidente dell`Istat spiega che ``il dato di ottobre della produzione industriale e` stato peggiore delle attese, dunque anche nel quarto trimestre del 2012 il pil sara` in calo, portando la recessione a quota sei trimestri consecutivi. Ma questo non vuol dire - conclude Giovannini - che un recupero non sia possibile: molto dipendera` da quello che succedera` nel resto del mondo, soprattutto Stati Uniti e Cina, dove ci sono segnali di ripresa economica, mentre invece preoccupa il rallentamento in Europa di Francia e Germania``.