La terra trema: Grecia alle urne (di nuovo)

L’annuncio del mancato accordo in Grecia per la formazione del governo ha dato il via ad una raffica di vendite sui mercati nella convinzione che le prossime elezioni saranno un referendum sulla permanenza del Paese nell’euro.

La terra trema: Grecia alle urne (di nuovo)

Il ministro delle Finanze tedesco Schaeuble ha dichiarato che i leader politici greci devono dire chiaramente agli elettori che il piano di salvataggio va attuato, pur se con misure di sostegno. Anche la Cancelliera tedesca Merkel e il nuovo Presidente francese Hollande si sono impegnati a valutare provvedimenti per favorire la crescita in Grecia. Secondo i sondaggi, il partito Syrizas di Alex Tsipras, che si è impegnato a respingere il piano di austerità, risulterebbe vincente, ma gli stessi sondaggi indicano anche che oltre il 70% dei greci vuole rimanere nell’euro. I greci dovranno scegliere tra la certezza di altri tagli alla spesa e austerità fino al 2020 (quando si spera che il rapporto tra debito e Pil scenda al 120% del Pil), o l’incertezza di un drammatico e violento default con la possibilità, se le cose procedessero come previsto, di un ritorno alla crescita in due o tre anni, se le riforme fossero realizzate.

Per Cmc Markets, società che analizza da sempre gli scenari macro, se le nuove elezioni daranno lo stesso esito delle prime, resta oscuro come la Grecia possa restare nell’euro, come ha detto il direttore generale del FMI, Lagarde, secondo la quale “dobbiamo essere tecnicamente preparati a tutto”. In Gran Bretagna in agenda i dati sulla disoccupazione, sui sussidi di disoccupazione e sulle retribuzioni medie e il rapporto della Banca d’Inghilterra sull’inflazione, mentre l’economia britannica rallenta e si temono i contraccolpi della crisi in Europa. EuroDollaro: dopo la rottura sotto 1,2800, l’area 1,2630 diventa un supporto chiave. I rimbalzi potrebbero incontrare una resistenza a 1,2810/20 e poi 1,2950/60. Il livello 1,3085 rimane il target di lungo temine. EuroSterlina: la prospettiva di un movimento verso 0,7845 è più vicina; la resistenza chiave è tra 0,8085 e 0,8105. DollaroYen: permane la pressione ribassista e il rischio di un movimento verso 79,20 e successivamente 78,45.

Su questo caldo tema è arrivata anche una importante voce istituzionale. «Noi vogliamo che la Grecia resti nella nostra famiglia, nell`Ue e nell`euro, la Commissione sta lavorando instancabilmente a questo scopo, ma la decisione finale di restare nell`eurozona deve arrivare dalla Grecia». È quanto ha ribadito il presidente della Commissione europea Jose Manuel Durao Barroso, all`indomani del fallimento dei negoziati ad Atene per la formazione di un nuovo governo e della decisione di tornare alle urne. Le prossime «saranno elezioni storiche, sul futuro del Paese e del popolo», ha sottolineato Barroso, ricordando come sia «importante» che i cittadini «prendano le loro decisioni pienamente informate delle conseguenze delle loro decisioni».

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