La Svizzera introduce nuove regole per le `too big to fail`

La modifica della legge sulle banche svizzere relativa alla problematica degli istituti di rilevanza sistemica entrerà in vigore il primo marzo prossimo.

Lo ha deciso oggi il Consiglio federale, il governo elvetico, precisando che in futuro gli istituti finanziari considerati `too big to fail` dovranno soddisfare esigenze più rigorose in materia di fondi propri, liquidità e ripartizione dei rischi.
Il progetto prevede che entro il 2018 le grandi banche elvetiche, quali l`UBS e il Credit Suisse, dovranno organizzarsi in maniera da non pregiudicare, in caso di insolvenza, il funzionamento dell`economia nazionale. Una parte della modifica, approvata oggi, concerne la revisione della legge federale sulle tasse di bollo. Quest`ultima dovrebbe favorire «lo sviluppo di un mercato svizzero dei capitali funzionante e promuovere in Svizzera i cosiddetti `contingent convertible bonds` (CoCos), che rivestono un ruolo centrale nell`attuazione di un piano di emergenza da parte delle banche di rilevanza sistemica», si legge in una nota odierna del Dipartimento federale delle finanze.
Inoltre, l`esecutivo ha deciso la soppressione della tassa di emissione sul capitale di terzi, nonchè l`esonero dalla tassa in occasione della trasformazione dei Cocos in capitale proprio.
A seguito di queste modifiche di legge, il Consiglio federale ha quindi adeguato l`ordinanza concernente la tassa di bollo e l`ordinanza sull`imposta preventiva. In primavera, infine, il governo intende sottoporre al Parlamento, per approvazione, le ulteriori modifiche dell`ordinanza sulle banche e dell`ordinanza sui fondi propri necessarie ai fini dell`esecuzione della legislazione «too big to fail».
 
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