LA SVIZZERA, CHE E' ATTACCATA A NOI, SI PREPARA AL "LIBERI TUTTI". VIA IL GREEN PASS E TUTTO IL RESTO

LA SVIZZERA, CHE E' ATTACCATA A NOI, SI PREPARA AL "LIBERI TUTTI". VIA IL GREEN PASS E TUTTO IL RESTO
IGNAZIO CASSIS - PRESIDENTE DELLA CONFEDERAZIONE SVIZZERA

Redazione, 4 febbraio 2022.

Riferisce La Provincia di Como che Il Governo di Berna ha tracciato ieri pomeriggio la strada che porta verso il “liberi tutti” o “Freedom Day” che dir si voglia.

E così dal 17 febbraio la Svizzera - qualora il picco di contagi fosse superato - si appresta salutare gran parte delle restrizioni e ciò non significa solo lo stop al Certificato Covid - l’omologo del nostro Green pass - nei ristoranti, alle manifestazioni o nei poli culturali e del tempo libero, ma anche la ripresa delle grandi manifestazioni, a cominciare dai Carnevali con il loro indotto milionario (con l’ultima parola in questo caso affidata ai Cantoni).

Ed anche: Tutto questo ricordando che l’Ufficio federale di Sanità pubblica ieri ha dato conto di altri 41 mila casi nei 26 Cantoni. Per dimostrare che il “Freedom Day” non è poi così lontano, il Governo guidato dal ticinese Ignazio Cassis ha deciso già da oggi - dunque con effetto immediato - di lanciare un segnale ben preciso al mondo del lavoro, abolendo l’obbligo dello smart working e della quarantena dei contatti, peraltro già dimezzata a cinque giorni.

Lo smart working (o telelavoro) torna così ad essere una raccomandazione sempre accompagnata dall’obbligo di mascherina, notizia questa che interessa da vicino anche un numero elevato di frontalieri. «Oggi è un grande giorno. Inizia per noi una nuova fase», ha confermato il presidente Ignazio Cassis.

In una nota, il Governo ha posto l’accento sul fatto che «malgrado il numero dei nuovi casi registri livelli record, non è subentrato un sovraccarico delle strutture e l’occupazione dei posti letto nelle unità di terapia intensiva è calata ulteriormente». Lo stop alla quarantena dei contatti rappresenta di fatto una novità assoluta, considerato che è stato lo stesso Governo a rimarcare che «è la prima volta che si applica questo provvedimento dall’inizio della crisi».

Ai Cantoni, in vista del “liberi tutti”, sono state proposte due soluzioni, una delle quali troverà concretizzazione nella seduta del Consiglio federale del 16 febbraio (i Cantoni hanno tempo fino al 9 febbraio per far sapere la loro opinione).