LA STRANA POTENZA DELLA CITTA' DI POTENZA...
Giannina Puddu, 10 novembre 2021.
La scrittrice britannica Agatha Christie , aveva sostenuto che « un indizio è un indizio, due sono una coincidenza , tre diventano una prova.
Osservo una concidenza estremamente curiosa, confermata dal controllo che ho fatto, che si ripete troppo volte perchè possiamo guardare oltre senza interrogarci.
Troppi, tra i "grandi attori" coinvolti nel vortice sanitario, sociale, economico e politico dell'epoca Covid italiana, sono nati nella città di Potenza o hanno, come nel caso del nuovo Prefetto di Trieste, un forte legame con la stessa città.
Mi riferisco al nostro Ministro della Salute Roberto Speranza (incrollabile come l'omino Michelin) che come Bibendum "non teme forature e avversità", al Ministro dell' Interno Luciana Lamorgese e al Generale Francesco Paolo Figliuolo, nati tutti nella città di Potenza.
Luciana Lamorgese, nata a Potenza l'11 settembre del 1953,
Roberto Speranza, nato a Potenza il 4 gennaio del 1979.
Francesco Paolo Figliuolo, nato a Potenza l'11 luglio del 1961.
Invece, Annunziato Vardè, nato a Nicotera (Vibo Valentia) il 6 giugno 1960, nuovo Prefetto di Trieste dal 6 novembre 2021, è stato Prefetto di Potenza fino al giorno prima, il 5 novembre 2021.
Questa successione di "coincidenze" è sorprendente e, per certi versi, inquietante.
Non può, ragionevolmente, trattarsi di un puro caso se si ripete per 4 volte anche se con altra versione nel caso del nuovo Prefetto di Trieste che, comunque, ha avuto tempo di piantare radici forti e profonde, nella stessa città, essendo stato il massimo rappresentante del Governo sul Territorio per dal 26 marzo 2019 al 5 novembre 2021.
A cosa dobbiamo questo magnifico vivaio potentino?
Che aria si respira a Potenza?
E' un'aria miracolosa che genera leader predestinati al comando?
E' forse il cibo di Potenza ad avere il magico effetto, magari abbinato con vini e oli di eccellenza, a potenziare la capacità cerebrale dei suoi nativi e residenti?
Oppure c'è un filo miracoloso che li collega tutti fino a trascinarli verso le alte sfere romane per dettare le nuove regole di vita del Popolo Italiano?
Domande che, prima o poi, troveranno risposta.
Francamente, convinta della straordinaria capacità intellettuale italiana, dall'estremo Nord, all'estremo Sud con isole comprese, avrei capito meglio un'equa rappresentazione delle regioni italiane nei centri nevralgici del potere che sta dettando le regole e condizionando il nostro nuovo stile di vita.