LA RUSSIA CONVOCA IL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL' ONU. CHI HA DISTRUTTO NORD STREAM?

LA RUSSIA CONVOCA IL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL' ONU. CHI HA DISTRUTTO NORD STREAM?

Giannina Puddu, 15 febbraio 2023.

Se tracciamo un cerchio largo intorno alla "crisi" ucraina emergono fuocherelli vari che minacciano incendi ed esplosioni devastanti su scala globale.

Oltre la sfida sui campi di battaglia, c'è anche quella dei "grandi tavoli" e la Russia ha appena convocato il Consiglio di sicurezza dell' ONU per mettere sul suo prestigioso tavolo l'estremamente imbarazzante questione della responsabilità dell'attacco a Nord Stream, 1 e 2...

I russi sanno già che sono stati gli USA ma vogliono far pesare questa verità sul tavolo degli "alleati".

Verità, ormai acclarata a livello internazionale, ma che peserà come il piombo nell'ambiente formale degli "alleati", costretti a guardarsi in faccia, costretti ad individuare le colpe e, dunque, forse, anche ad isolare il "colpevole" con conseguenze politiche e militari tutte da scoprire nei prossimi mesi, o forse, giorni.

I russi, si sa, sono anche abili giocatori di scacchi e qui riemerge, imponendosi,  il loro talento.

LA Russia è pronta a schiacciare il bottone dell'atomica.

Questo è l'ennesimo (e ultimo...) suo tentativo  per evitarlo.

Riferisce  EuropaPress che il vice rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, Dmitry Polianski, ha annunciato che Mosca ha richiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU il 22 febbraio per affrontare la questione delle esplosioni del Gasdotto Nord Stream dello scorso settembre.

Polianski ha precisato che la riunione è stata richiesta "alla luce delle nuove informazioni sulla detonazione del gasdotto", alludendo all'inchiesta pubblicata dal giornalista premio Pulitzer Seymour Hersh, che ha indicato direttamente gli Stati Uniti come responsabili del sabotaggio.

L'indagine giornalistica di Hersh, ha scoperto che i sommozzatori della Marina statunitense sarebbero stati responsabili del sabotaggio.

Tali sommozzatori avrebbero piazzato degli esplosivi durante le manovre "Baltops 22" dell'Alleanza Atlantica.

E, tre mesi dopo, avrebbero distrutto tre dei quattro rami dell'oleodotto.

Il 26 settembre, Nord Stream 2 AG, tramite l'operatore dell'omonimo gasdotto russo, ha annunciato una perdita di gas per motivi sconosciuti in uno dei due gasdotti dell'infrastruttura vicino all'isola danese di Bornholm e, successivamente, dalle autorità preposte, anche la notizia di due rami del gasdotto parallelo Nord Stream 1 danneggiati.

Germania, Danimarca e Svezia non hanno escluso un atto di sabotaggio.

I servizi segreti russi hanno etichettato le esplosioni come attacchi terroristici e prove che indicano il coinvolgimento di Paesi occidentali.

Davanti all'evidenza delle prove che paiono già provate, gli USA rischiano l'isolamento con effetti domino che potrebbero avere un impatto diretto sulle scelte, anche militari,  in Ucraina.

Per fortuna, i pazzi pronti per una nuova guerra globale sono pochi e i più avrebbero una buona leva a cui appoggiarsi per sfilarsi, definitivamente dal gruppo dei gerrafondai, salvando l'umanità.