LA RUSSIA ABBANDONA L'ACCORDO SUL GRANO

LA RUSSIA  ABBANDONA L'ACCORDO SUL GRANO

Redazione, 17 luglio 2023.

Dall'inviato Reuters a Kiev, la notizia che la Russia ha interrotto la partecipazione all'accordo mediato dalle Nazioni Unite, grazie al quale l'Ucraina ha potuto esportare il  grano attraverso il Mar Nero.

Il Cremlino ha motivato la sua decisione denunciando che le condizioni che aveva posto durante l'attività di mediazione delle Nazioni Unite e della Turchia nel luglio 2022, non sono state rispettate.

Si era trattato di un accordo separato per facilitare la spedizione di cibo e fertilizzanti verso i Paesi che avrebbero avuto difficoltà ad approvviggionarsi dopo l'impennata dei prezzi.

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato oggi che la Russia "tornerà" all'accordo "immediatamente" se le sue richieste sulle proprie esportazioni saranno soddisfatte.

Ed anche: Gli accordi del Mar Nero hanno cessato di essere validi oggi... Sfortunatamente, la parte di questi accordi del Mar Nero relativa alla Russia non è stata ancora attuata, quindi il suo effetto è terminato.

E' intervenuto il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy che ha assicurato che il suo paese è, comunque,  pronto a continuare le esportazioni di grano.

Le sue parole di oggi diffuse dal suo portavoce Sergiy Nykyforov: Anche senza la Federazione Russa, bisogna fare di tutto per poter utilizzare questo corridoio del Mar Nero. Non abbiamo paura. Siamo stati contattati da compagnie che possiedono navi. Hanno detto di essere pronti a continuare le spedizioni...

Questa notizia ha seguito di poche ore quella in cui la Russia ha accusato l' Ucraina di avere bombardato un ponte di collegamento con la Crimea.

Tuttavia, Peskov ha voluto precisare che l'attacco ucraino al ponte non sia la causa della sua revoca degli accordi sul grano. Mentre ha definito, tale attacco, "un atto terroristico" di cui l'Ucraina sarebbe responsabile.

E' da mesi che la Russia avverte del suo possibile ritiro dall'accordo sul grano.

Ha affermato che poco del grano ucraino transitato dal Mar Nero sia arrivato ai Paesi che ne avevano più bisogno mentre, secondo  l'ONU, gli stati più poveri sarebbeo stati avvantaggiati dalla riduzione del prezzo applicata oltre il 20% a livello globale.

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, si è speso oggi per dire che il passo indietro russo sferrerebbe un duro colpo alle persone bisognose di tutto il mondo.

Durante una conferenza stampa a New York ha detto che Centinaia di milioni di persone affrontano la fame e i consumatori stanno affrontando una crisi globale del costo della vita. Ne pagheranno il prezzo.

Non è mancato l'ambasciatore degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite che  ha accusato la Russia di tenere "l'umanità in ostaggio" e che la sua uscita dall'accordo è stata un "atto di crudeltà".

Il Regno Unito ha pure denunciato la decisione della Russia: Il Regno Unito condanna il palese tentativo della Russia di danneggiare i più vulnerabili come parte della sua guerra illegale. La Russia deve rinnovare il BSGI e impegnarsi per la sua piena attuazione.

Anche la presidente della Commissione dell'Unione Europea Ursula von der Leyen ha detto la sua definendo il fatto come una  "mossa cinica" della Russia.

In questo profluvio di stucchevole retorica occidentale, mentre sono proprio le razzie occidentali la causa prima della fame che impazza nei Paesi poveri, l'ambasciatore cinese si è distinto nel mucchio....

L'ambasciatore cinese alle Nazioni Unite, Zhang Jun, confidando nella speranza che tutte le parti coinvolte possano trovare una via da seguire, ha messo in evidenza, rispetto a tutti gli altri, che la Russia ha le sue preoccupazioni.

La Russia ha ripetutamente minacciato di ritirarsi dall'accordo a causa del mancato rispetto degli accordi per liberare le esportazioni agricole russe bloccate dalle sanzioni occidentali.

Vero è che l'esportazione russa di cibo e fertilizzanti non sia soggetta a sanzioni, ma la Russia afferma, da mesi, che le restrizioni relative alle sanzioni su banche, transito, assicurazioni e ostacoli logistici rendono il commercio insostenibile.

I dati pubblicati oggi sul sito dell'ONU dal suo Centro di coordinamento congiunto dell'iniziativa per i cereali del Mar Nero

https://www.un.org/en/black-sea-grain-initiative/data

confermano che ai Paesi poveri stia arrivando poco grano...

Quasi 8 milioni di tonnellate di merci sono state spedite in Cina, pari a circa il 25% dei 32,9 milioni di tonnellate esportate, secondo le Nazioni Unite , mentre quasi il 44% delle esportazioni è stato spedito verso paesi ad alto reddito.

Prioritaria, tra le richieste russe, è stata la riconnessione della Banca agricola russa (Rosselkhozbank) al sistema di pagamenti internazionali SWIFT.

La banca era stata tagliata fuori da SWIFT dall'Unione Europea nel giugno 2022.

Quindi, se veramente si vuole riattivare l'accordo sul grano è indispensabile che tutti questi chiacchieroni si adoperino perchè tutti i termini dell'accordo siano rispettati.