La rivolta delle agenzie di rating: il silenzio dopo l`accusa

Il concetto di equilibrio, elemento essenziale per una gestione sana di qualunque sistema, risulta purtroppo poco chiaro in alcuni soggetti. Se uno è libero di dare giudizi e di sparare sentenze a destra e a manca, verrebbe naturale aspettarsi una buona disposizione nell`accettare a sua volta giudizi da parte di terzi. Eppure, stando a quanto emerge dalla cronaca, le agenzie di rating sono affette dal morbo di Caterina Caselli e della sua `Nessuno mi può giudicare`. Altrimenti non si spiegherebbe la spiazzante scelta di Fitch di sospendere tutte le teleconferenze, conferenze in Italia ed eventi simili aventi lo scopo di discutere entità italiane e le domande da parti terze come investitori o giornalisti non saranno accolte. Infine arriva il “ricatto”: Fitch fa sapere che se non riceverà adeguate assicurazioni che questo tipo di incidente non si ripeterà (?????), l`agenzia dovrà rivalutare il futuro delle operazioni in Italia. Qual è stato l’evento scatenante? Ve lo spieghiamo noi, riportando una notizia diffusa qualche giorno fa da Radiocor.

La rivolta delle agenzie di rating: il silenzio dopo l`accusa

La procura di Trani aveva concluso le indagini sulle agenzie di rating Fitch, Standard&Poor`s e Moody`s. Secondo l`ipotesi accusatoria, hanno violato le regole rivelando a più riprese l`imminente declassamento del rating dell`Italia e, con questi annunci, hanno abusato di informazioni privilegiate. In particolare, era stato chiesto il rinvio a giudizio per 7 persone, 5 responsabili dell`agenzia Standard & Poor`s e 2 responsabili dell`agenzia Fitch, mentre era  stata avanzata richiesta di archiviazione per i restanti 2 responsabili dell`Agenzia di rating Moody`s, insieme agli esponenti delle altre agenzie di rating, il pm Michele Ruggiero ha indagato per manipolazione del mercato.

Certo si rimane un po’ perplessi. Le agenzie di rating (anche se sarebbe meglio dire Fitch), più volte accusate dall’opinione pubblica di essere poco trasparenti nella genesi e nella comunicazione dei loro giudizi, ora si lamentano della credibilità di taluni giudizi espressi dalla procura di Trani. Come disse in una efficace, seppur greve, freddura il fu Stefano Ricucci, ripreso tempo fa da Marco Travaglio: sono bravi tutti a fare i froci col culo degli altri.

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