La riforma Fornero, un fiasco

A partire dal 2007 il numero dei lavoratori italiani precari e` aumentato di 5,7 punti percentuali e ha raggiunto il 32% degli occupati nel 2012. E` quanto riferisce l`Organizzazione Internazionale per il Lavoro (Ilo) nel suo rapporto 2013.

`La percentuale dei contratti a tempo determinato sull`insieme dei contratti precari e` probabilmente aumentata a seguito della riforma Fornero`, osserva poi l`Ilo, ripresa da Agi.

I lavoratori giovani non devono prendere il posto di quelli piu` anziani, e` il monito dell`Ilo. `Qualora si considerino le recenti proposte di condivisione del lavoro tra lavoratori giovani e anziani, e` importante notare che i giovani non devono prendere il posto degli adulti nel mercato del lavoro`, si legge nel Rapporto sul mondo del lavoro 2013, `il governo dovrebbe considerare altri mezzi per sostenere l`occupazione giovanile, come ad esempio: il sistema di garanzia per mantenere i giovani dentro al mercato del lavoro; incentivi all`assunzione di giovani piu`` svantaggiati (disoccupati di lunga durata o giovani poco qualificati), borse di formazione e sforzi per migliorare la corrispondenza delle competenze (skills matching)`.

Cresce inoltre il rischio di tensioni sociali in Italia. Nell`Europa a 27 l`indice e` salito globalmente dal 34% del 2006/2007 al 46% del 2011/2012. `Tra il 2010 e il 2012`, segnala il Rapporto 2013, `i Paesi che hanno sperimentato il maggior aumento nel rischio di rivolte sociali sono Cipro, Repubblica ceca, Grecia, Italia, Portogallo, Slovenia e Spagna; mentre il rischio e` diminuito in Belgio, Germania, Finlandia, Slovacchia e Svezia`. Lo studio ricorda comunque che `l`esistenza di canali democratici attraverso cui la gente puo` esprimere le proprie preoccupazioni e frustrazioni tende a ridurre i rischi`.

Infine all`Italia servono circa 1,7 milioni di posti di lavoro per riportare il tasso di occupazione a livelli pre-crisi, sottolinea l`Ilo nel suo rapporto. A partire dal secondo trimestre del 2008, si legge nel testo, l`economia italiana ha perso circa 600 mila posti di lavoro e, nello stesso periodo, la popolazione in eta` lavorativa e` aumentata di circa 1,1 milioni.

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