La nuova destinazione dei `cervelli` europei in fuga è la Turchia

È aumentato del 35% l`anno scorso il numero di richieste di impiego in Turchia da parte di cittadini di paesi Ue. Secondo dati del ministero del Lavoro e sicurezza sociale citati dal quotidiano turco Star, il maggior numero di domande è venuto dalla Gran Bretagna, seguita da Germania e Francia.

Il più ingente incremento nel numero di richieste si è avenuto invece dalla indebitata Grecia, con un passaggio da 128 a 358. Si tratta solo dell`ultimo di vari segnali su una Turchia non solo magnete di investimenti (+74% quell esteri l`anno scorso) ma anche di occupazione qualificata. In settembre un dirigente di spicco della Camera di commercio e industria turco-tedesca aveva segnalato che la stessa Germania è preoccupata per il possibile ritorno in patria di migliaia di laureati turchi formatisi negli atenei tedeschi: insomma per una sorta di contro-migrazione rispetto all`eso verso le fabbriche tedesche degli anni Sessanta. Oltre ai tedeschi, fra i giovani che ad esempio hanno presentato curricula da esperto in commercio estero presso il gruppo turco Arslan ci sono anche spagnoli e italiani, britannici e russi. L`economia turca, 16/al mondo per Pil a parità di potere d`acquisto, nonostante il rallentamento previsto per il 2012 si è confermata l`anno scorso quella più in crescita d`Europa con un tasso sull`8,3% (dato del Fmi), secondo probabilmente solo a quello cinese dopo aver detenuto il record assoluto per i primi nove mesi del 2011.

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