LA NUOVA BATTAGLIA DI RIPOLL (CATALOGNA) PER DIFENDERE E AFFERMARE LA SUA CULTURA.
Redazione, 5 luglio 2023.
CUP, come riferito da El Espanol, ha anche accusato il comune di Ripoll di islamofobia, per aver previsto nel menù della festa cibi che offendono la comunità musulmana.
Sílvia Orriols, invece, ha deciso di offrire "coca, fuet (salsiccia) e cioccolato per tutti" per recuperare le tradizioni affinché le nuove generazioni possano godersele.
L'hanno bombardata sui social bollando la sua sagra come “antisemita” e “volente escludere la comunità musulmana” dalla celebrazione.
Lei ha replicato: La mia piccola grande vittoria è avere i politici tradizionali costretti ad affrontare questioni scomode (questioni che sono state accantonate per decenni...).
La maggioranza dei cittadini di Ripoll (circa 10.000 anime con il 13% di origine musulmana...) ha apprezzato la sua inizativa con "bravissima Silvia!", o, bene "il fuet che non manca".
Un utente ha commentato su twitter in un modo che pare decisamente logico e comunque inclusivo: Deduco che lo pseudo-problema del fuet derivi dal fatto che è un prodotto vietato ai musulmani e per questo si sono sentiti esclusi da una tipica tradizione catalana. Questo non è razzismo o xenofobia, questo è proteggerci da un'imposizione estranea alla nostra cultura.
Il CUP assume spesso posizioni difficili da spiegare dal nostro punto di vista e nel contesto delle regole, delle consuetudini e della cultura occidentali, come quando aveva votato contro l'abolizione delle mutilazioni genitali femminili a Ripoll (Girona) in quanto tradizione musulmana.
Silvia Orriols è tra quelli che trovano sia orribile costringere le ragazzine all'ablazione della clitoride.
La Delegazione Governativa contro la violenza di genere ha stimato che circa 3600 ragazzine, di età compresa tra zero e 14 anni sarebbero a rischio di subire questo tipo di mutilazione.
È noto che la pratica della MGF (mutilazione genitale femminile) ha, tra l'altro, terribili conseguenze per la salute delle ragazze e delle donne che la subiscono.
Viene praticata quasi sempre senza anestesia, con vetro, coltelli o lame di rasoio e senza adottare misure igieniche.
Le bambine muiono spesso per shock neurogeno (prodotto dal dolore) o per emorragia, tetano, sepsi.
Le cose cambiano poco per queste bambine in età adulta, avvertono dolore durante i rapporti sessuali e quotidianamente.
Dexeus Mujer ha curato centinaia di donne e tra queste circa 100 che hanno chiesto la ricostruzione.
Hanno un'età media pari a 28 anni, hanno origine africana e sono nate in spagna o vi sono cresciute sin dall'infanzia.
Il 65% di queste vittime risiede in Catalogna...
La pretesa di cancellare la "cultura di casa" per non-offendere gli ospiti è quantomeno surreale.