LA NOTTE NERA DEI FINANZIARI. IL "CIGNO GRIGIO".

LA NOTTE NERA DEI FINANZIARI. IL "CIGNO GRIGIO".

Milano, 12 marzo 2023. Di Fabrizio Brasili, esperto di Scenari e Mercati Finanziari.

Ancora una volta la continua indecisione nel tentare di superare i massimi di periodo, ed in qualche caso i massimi assoluti, ha provocato un sell off molto violento, soprattutto nel settore finanziario e bancario che lascia sul terreno solo venerdì un 4,3% a livello globale.
Ma i guai maggiori non li ha fatti Powell, con le sue  tremebonde esternazioni o  Lagarde con la sua superficialità, ma bensì il cigno " grigio" dell' ' istituto di credito SVP specializzato nel settore tech.
Oltre al fallimento di Silvergrade che operava nel mondo Crypto.
SVP non è riuscito a varare un aumento di capitale ed il titolo è crollato del 66% ed è stato quindi sospeso a tempo indeterminato.
Ma già da ieri pomeriggio le voci si rincorrevano, mentre il VIXSP500, detto l ' indice della paura, progrediva vistosamente del 12%, e successivamente  la quotazione al CBOE di Chicago allungava ulteriormente  di un altro 11%.
Ed oggi con un ulteriore 11% è approdato in area  24 , molto pericolosa se bucata al rialzo.
Mentre scriviamo  queste note, infatti, il Vix SP500 è pervenuto anche poco sotto i 27, per poi ripiegare con fortissima volatilità.
Potrebbe salvare il mercato solo il week end.
Vedremo lunedì, oggi per chi ci legge.
La Borsa USA chiudeva intanto sui minimi, con il Dow sui supporti 31800/900.
Ricordiamo che il range su cui si insisteva e da noi segnalato da qualche settimana, era 32500/33500, con possibilità più probabile di uscire dal supporto appunto di 32500.
Detto e fatto.
In Europa, anche se in maniera più contenuta, la frangia più emotiva e debole degli investitori, vendeva soprattutto Bancari.
 
Nulla però hanno a che vedere, queste due banche, con quelle tradizionali, essendo la prima, la banca delle start up, con quella che si chiama negli USA, quotata al Nasdaq, la banca della Silicon Valley.
La seconda, la Silvergate, la Banca del mondo Cripto è addirittura. fallita, come detto.

Quindi sempre attenzione al Nasdaq ed ai livelli di 10500 già segnalati su queste colonne.
Per lo SP500, attenzione ai livelli di 3890 che se rotti ci porterebbero velocemente poco sopra i 3800. 
Ma siamo sempre in presenza di un "cigno grigio".
E quindi di un evento per i più attenti ...prevedibile.
Altro sarebbe un evento imprevedibile catastrofico ("cigno nero") dell' ormai super  classico libro di Taleb.
Roubini, più deciso e Walter Riolfi seguono a ruota con le loro analisi di economista guru e di giornalista analista rispettivamente, sempre negative ma più sfumate...
Potremo allora vedere il Dow ben sotto i 29/30000, il Nasdaq sotto i 9800/10000 e lo SP500 fra i 2500 ed i 2550.
FTSE MIB 
Fotocopia ovviamente su Asia ed Europa sui bancari, assicurativi, e techno.
Ma parlando del nostro mercato, spinto dai big del FTSEMIB , come Intesa, Unicredit, oltre dai solo due importanti tecnologici presenti come STM e Telecomil nostro listino principale è arrivato a perdere anche il 3% in apertura,  per una quotazione ancora sui forti supporti di  26800/900.
Per poi riprendersi unicamente per le frettolose ricoperture delle più  deboli frange ribassiste e chiudere sulle resistenze di 27200/300.
Quindi range di breve termine, 26800/900-27200/300. 
Anche qui, vediamo se trattasi solo di un sell off, spallata anche salutare, per scaricare l' ipercomoprato di medio termine, o qualcosa come  l' inizio di una fase ribassista, che coinvolga in primis, sopratutto il nostro bancocentrico  listino e poi, come una palla di neve ,che diventa valanga, tutto il resto del listino.
Obiettivi di breve termine anche  in range 25500/600-25800/900.
Siamo sempre dell' idea che per lo meno fino al prossimo inverno ed inizio primavera 2024, potremo assistere ad un mercato negativo, influenzato anche da altri cigni  "grigi", come inflazione, recessione, aumenti dei tassi. Ed allora potremo rivedere i minimi già toccati nel 2022.
Solo in caso di eventi catastrofici imprevedibili "cigni neri", quelli toccati nel 2020. 
BPER& BancoBpm 
Tanto erano cresciuti entrambi e mantenendo i rapporti di un ipotetico concambio, in caso di fusione fra loro, e più hanno perso, anche nell' ultima seduta della settimana.
Detto questo, non è comunque il timing ideale per farsi " attrarre" da prezzi ritenuti, a torto, congrui, per un entrata anche di accumulo, ne tanto meno a "piramide rovesciata".
Il primo settore che sarà colpito in caso di quanto scritto nelle precedenti, sarà quello finanziario e bancario in particolare.
A nulla servirà un ulteriore rialzo dei tassi da parte della BCE, anzi...
In teoria le banche potrebbero anche continuare a beneficiare dell' allargamento dello spread  fra il loro costo del denaro e quello dell'  impiego e dato in prestito.
Mutui e prestiti ne stanno già soffrendo, della serie "il cavallo non beve o non beve più".
Quindi al momento astenersi completamente. 
Leonardo&STM
Per il primo, Leonardo, ci sono due buone ragioni per vederlo ancora positivo: il perdurare di commesse, (e fatturato) dovuto al conflitto Russia Ucraina, ed altri focolai di guerre permanenti.
E la netta sottovalutazione del mercato (così come con Stellantis e Telecom) già da noi ampiamente sottolineata da molto tempo per questi titoli, che  lo ha portato da area 5/5,50 a oltre 11, dalla fase più acuta della Pandemia, 2020, a quella,  tutt' ora in essere, del perenne conflitto.
Per il secondo, Buzzi Unicam, è, purtroppo, molto triste e drammatico scriverlo e dirlo....
La distruzione che che circonda l'area orientale dell'emisfero Settentrionale e non solo, dilaniato da brevi e lunghi conflitti e guerre, dovrà pur essere ricostituito e ricostruito.
Ed ecco che il cemento ritorna d'attualità.