LA NATURA SI VENDICA. IL TIFONE YAGI HA DISTRUTTO UN IMPIANTO EOLICO SULL'ISOLA DI HAINAN, IN CINA. IL 6 SETTEMBRE
Giannina Puddu, 3 ottobre 2024.
Se gli alberi avessero voce, griderebbero per non essere tagliati per far posto alle pale eoliche o ai pannelli fotovoltaici.
Se l'erba avesse voce, griderebbe per non essere capovolta con le sue radici all'aria, dai bulldozer che scavano per far posto alle pale eoliche e ai pannelli fotovoltaici.
Se ogni animale in terra potesse parlare, griderebbe per salvare il territorio in cui vive dalla presenza di pale eoliche e pannelli fotovoltaici.
Se ogni essere volante potesse parlare, griderebbe per salvare il suo cielo dalle pale eoliche.
Anche le api, se avessero voce, griderebbero per salvare i loro alveari dal calore artificiale dei pannelli solari.
Se tutti gli esseri che popolano i mari avessero voce, griderebbero contro l'insedimanento delle pale eoliche nelle loro acque.
I Popoli che stanno soffrendo lo stesso assalto vandalico, avendo voce, si esprimono contro i loro governi che stanno autorizzando questa devastazione ambientale.
George Herraghty, da Lhanbryde in Scozia, ha pubblicato un post in cui ha scritto: La disastrosa decisione del governo scozzese di permettere al parco eolico di Glendye sulla gloriosa e panoramica strada Cairn o' Mount dell'Aberdeenshire sta ora portando alla ulteriore distruzione dei paesaggi, del patrimonio culturale e dei luoghi sacri scozzesi.
Anche il "Pianeta", con i suoi mezzi, esprime il suo forte dissenso.
Nella prima decade del mese di settembre, il tifone Yagi ha toccato terra nei pressi di Wenchang sull'isola di Hainan, in Cina, dove ha distrutto un intero impianto eolico.
L'impianto Hainan Jinshan Wenchang, commissionato nel 2009, comprendeva 32 modelli da 1,5 MW (Sinovel Wind SL1500/60) e 1 da 2 MW.
Le turbine da 1,5 MW erano destinate a essere sostituite presto con 16 modelli da 6,5 MW.