LA MODIFICA DELLA COSTITUZIONE USA PER CONSENTIRE IL TERZO MANDATO DI TRUMP
Giannina Puddu, 24 gennaio 2025.
Il 22° emendamento della Carta Costituzionale USA prevede un massimo di due mandati per la carica di Presidente.
Ieri, il deputato repubblicano Andy Ogles ha depositato una risoluzione che punta alla modifica del 22° emendamento per consentire il terzo mandato, allo stesso Trump, o a qualunque altro Presidente.
La motivazione di Andy è stata che Trump “ha dimostrato di essere l’unica figura nella storia moderna in grado di invertire la decadenza della nostra nazione e riportare l’America alla grandezza, e deve avere il tempo necessario per raggiungere questo obiettivo”.
Se, nel corso di questo secondo mandato, il neo-presidente Trump sarà in grado di dimostrare che i suoi piani sono realizzabili e se nei prossimi anni se ne potranno verificare gli effetti, gli americani potrebbero conferirgli anche il terzo mandato.
L'iniziativa di Andy è la reazione alla precedente risoluzione del deputato democratico newyorkése Dan Goldman che aveva inteso chiarire che “il ventiduesimo emendamento si applica a due mandati complessivi come presidente degli Stati Uniti”, quindi a Trump.
Nella storia americana, Roosevelt è stato l’unico presidente ad essere eletto per più di due mandati.
Ne ebbe un terzo ed anche un quarto, ma morì nel 1945, a circa 90 giorni da quest'ultimo.
Proposto nel 1947 e ratificato nel 1951, il 22° emendamento fu approvato per impedire che si ripetesse il caso di Roosevelt.
Il nuovo progetto di Andy è di dubbia realizzazione, i repubblicani possono contare solo su tre seggi di vantaggio rispetto ai democratici che non avranno interesse al perdurare dell'amministrazione Trump.
L'emendamento della Costituzione si può attuare solo con il favore dei due terzi sia alla Camera che al Senato.
Così come non si può dare per scontato, per quanto insufficiente, il voto favorevole di ogni repubblicano al Congresso.
Ma, nello scorrere degli anni, lo scenario è aperto a cambiamenti.