La mappa per l`investitore

Il rally dei mercati azionari iniziato con il nuovo anno sta continuando anche a febbraio. Tuttavia, la sua forma è leggermente diversa: abbiamo visto una ricerca più equilibrata dell`azionario piuttosto che quell`ossessione verso i titoli finanziari e ciclici che ha caratterizzato la prima parte dell`anno.

Le condizioni della liquidità, mutate in seguito al LTRO della BCE, si sono combinate con i posizionamenti abbastanza estremi già presenti alla fine dell`anno scorso e hanno prodotto questo rally. Parlando delle prospettive da qui in avanti, non sarebbe una sorpresa vedere un consolidamento. Abbiamo visto una crescita abbastanza significativa nell`ordine del 15%, anche 20% nei mercati emergenti, e si tratta senza dubbio di un cambiamento significativo. Parlando invece di ciò a cui bisognerebbe fare attenzione nel prossimo futuro, ritengo che gli elementi da tenere d`occhio siano tre. Il primo e più ovvio è ancora una volta l`Europa. La Grecia sta facendo il possibile per arrivare a un qualche tipo di accordo sul prossimo round di misure di austerità e sul rifinanziamento. E gli altri paesi, Spagna e Portogallo in particolare, richiedono anch`essi un certo livello di attenzione, considerando l`avvio dell`austerity e il rischio che la dinamica del debito di questi paesi si deteriori con il sopraggiungere della recessione.

Un secondo elemento è il prezzo delle commodity. Il prezzo del petrolio è ancora alto in modo preoccupante, sta aumentando e richiede senza dubbio una particolare attenzione. Nel 2008, e poi ancora nel 2011, la ripresa della crescita economica era stata bloccata dall`aumento del prezzo del petrolio. Che ora sta di nuovo salendo, e quindi è certamente tra gli elementi da tenere d`occhio.
 In terzo luogo, la Cina, dove si riscontra un certo rallentamento e la presenza di una certa speranza/attesa che le autorità faciliteranno la ripresa nel petrolio e nelle commodities. Essa potrebbe iniziare a mettere in discussione anche quel modello di sviluppo. Ecco i tre elementi a cui prestare attenzione.
 Un`ultima osservazione: fin qui il 2012 è stato una copia del 2011 e l`anno scorso è stato proprio intorno alla metà di febbraio che la situazione è mutata in peggio. Chiaramente quest`anno speriamo che i fattori negativi che hanno cominciato a rivelarsi in questo mese non vadano a caratterizzare i mercati per tutto l`anno.  

A cura di Henderson GI

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