La mappa del benessere italiano

L’erba del vicino è sempre più buo..ehm più verde. Comunque sia, quando si vive in una città si è soliti pensare che vi sarà sicuramente un posto dove la vita è più rosa. Proviamo però a vautare in maniera super partes quelli che sono per davvero i lidi felici del Belpaese, al di là dei campanilismi.

E` Bolzano a conquistare il primo posto nella ``Qualita` della vita 2012 nelle province italiane``, la ricerca annuale del Sole 24 Ore giunta quest`anno alla 23a edizione e pubblicata sul Sole 24 Ore in edicola oggi. La pagella peggiore va invece a una realta` meridionale, Taranto, ancora una pugliese come nel 2011, quando ultima si era qualificata Foggia. La ricerca - per questa volta svolta ancora sulle 107 province - si articola su sei settori, costruiti a loro volta su sei indicatori (per un totale di 36), che danno luogo a sei graduatorie di tappa e quindi alla classifica finale. La vincitrice dello scorso anno, Bologna, scende di ben nove posizioni e arriva decima, mentre argento e bronzo vanno a Siena e Trento. Completano la top ten Rimini, Trieste, Parma, Belluno, Ravenna, Aosta, tutte presenze costanti anche in passato. Ad emergere sono quindi le realta` di media grandezza del Centro Nord, le meglio dotate sul fronte dell`imprenditoria, del lavoro, delle infrastrutture e della rete sociale, fattori cruciali in una fase difficile come l`attuale dove l`aspirazione alla vivibilita` diventa una vera e propria scalata. Bolzano, gia` prima nel 1995, nel 2001 e nel 2010 conquista la vetta della classifica grazie alle buone performance nei capitoli Affari e lavoro e Tempo libero (3*posto) e Ordine pubblico (4*). Nel dettaglio, a ``darle punti`` sono la bassa disoccupazione (3,3% nel 2011 contro una media del 9%), le presenze turistiche nonche` la scarsa incidenza di reati come furti in casa o di auto. In fondo alla classifica Taranto che raggiunge il proprio risultato migliore solo nell`Ordine pubblico (54* posto grazie all`incidenza modesta di scippi, borseggi e rapine e di truffe) mentre si ferma al 94* posto in Tenore di vita e in Servizi-Ambiente-Salute e al 95* posto nella voce Affari e Lavoro per registrare i risultati peggiori nel Tempo libero e nella Popolazione (104* e 103* posto). Ad esempio e` messa male sul fronte giovani, visto che la quota sul totale degli abitanti e` scesa del 6% in dieci anni ed e` al 105* posto per l`imprenditorialita` dei 18-29enni. Le due piu` grandi realta` metropolitane, Milano e Roma, salgono entrambe un paio di scalini (in 17a e 21a posizione). Ma anche altri territori con piu` di un milione di abitanti registrano qualche progresso: e` il caso di Brescia e Torino (nella prima meta` della classifica generale) o di Catania e Palermo (nella parte bassa). Milano conquista il titolo del primo capitolo della Qualita` della vita 2012, quello centrato sul benessere economico. Nel gruppetto in testa tutte realta` del Nord oltre alla capitale, al 10* posto. In fondo alla graduatoria di tappa prevalgono siciliane, pugliesi e calabresi, con Bari, Salerno e Napoli a chiudere. Il capitolo Affari e Lavoro, per l`edizione 2012, ha subito un paio di modifiche significative nella scelta dei parametri. Questo spiega alcune forti variazioni nella graduatoria di tappa: Savona e Roma, ad esempio, balzano al 9* e al 19* posto, mentre Varese scende al 69* gradino (il piu` arretrato tra le realta` settentrionali). Cuneo si piazza al vertice seguita da una nutrita serie di province del Nord e del Centro. La migliore del Sud, 34a, e` Siracusa. Ultima e` Reggio Calabria. Da servizi, ambiente e salute dipende un bel po` della vivibilita` di un`area e su questo fronte distinguono tre regioni: Emilia Romagna, Lombardia e Toscana. Il gradino piu` alto della graduatoria di tappa e` occupato da Bologna e Lucca, alla pari. Nella top ten ci sono anche la romagnola Ravenna, al terzo posto, le emiliane Reggio Emilia e Parma, le lombarde Milano, Sondrio e Como, la toscana Pisa. A fine classifica Isernia, Vibo Valentia e Crotone. Una quota consistente di immigrati regolari non solo e` considerata un fattore positivo in se`, ma consente di avere una popolazione piu` giovane. Su questi pilastri (e anche su una bassa incidenza di separazioni e divorzi, che potrebbe essere a sua volta influenzata da una forte presenza di stranieri) si fonda la conferma di Piacenza al primo posto nella tappa della Qualita` della vita relativa alla popolazione. Netta condanna per la Sardegna, che schiera sei sue rappresentanti negli ultimi posti di questa classifica. Anche quest`anno il voto piu` alto nella graduatoria riferita alla sicurezza lo ottiene Oristano. Nella top ten seguono Belluno, Crotone e Bolzano e la new entry Ascoli Piceno. In fondo alla classifica le citta` piu` grandi, Roma e Milano insieme a Prato e Latina che occupano le ultime 2 posizioni. Continua, e anzi si accentua, la ``dittatura`` di Rimini nel campo del tempo libero. La provincia romagnola vince questa tappa per il quarto anno consecutivo, e stavolta il distacco con la seconda e` ampio: se nel 2011 l`indice globale vedeva Rimini staccare Firenze di 64 punti (664-600), nel 2012 e` di 166 punti (844-178). Nella parte bassa della classifica si posizionano, un po` a sorpresa, Lodi e Lecco a fare compagnia a Caltanissetta, ultima.

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