La lenta agonia dell`Ungheria

I tassi sulle obbligazioni di stato ungheresi hanno registrato un forte rialzo, superando la soglia del 9% per quelle con scadenza a cinque e dieci anni. Lo ha comunicato il Centro di gestione del debito pubblico (Akk). In particolare, il titolo di Stato a cinque anni ha registrato un tasso al 9,63% e quello a dieci anni al 9,7%. Inoltre, a causa di una domanda insufficiente non c`è stata la prevista emissione di titoli a tre anni. Per l`Ungheria si tratta dei rendimenti più alti dal luglio 2009. La settimana scorsa l`agenzia Standard & Poor`s, dopo quanto già fatto da Moody`s, aveva tagliato il rating sull`Ungheria di un notch, portandolo a BB+, mettendolo nella categoria «speculativo».

Nel frattempo, il fiorino, la valuta ungherese, ha perso terreno nei confronti dell`euro, con la moneta unica che è passata dai 307 fiorini di mercoledì a 309 dell`apertura di questa mattina fino a salire a un massimo di 311,80 e assestarsi intorno 310. Negli ultimi tre mesi il fiorino ha perso più del 20% del suo valore in confronto alla divisa europea. Secondo gli analisti, il mercato sta ancora penalizzando Budapest per l`incertezza legata ai negoziati con l`Unione europea e il Fondo monetario internazionale. L`Ungheria avrebbe bisogno di 15 miliardi di euro ma le trattative sono state sospese dopo che è emerso che il primo ministro conservatore, Viktor Orban, punta a riformare la Banca centrale ungherese in modo tale che sia maggiormente influenzata dal governo. Il voto del Parlamento è previsto domani.

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