La GB prepara la stretta contro le banche `speculatrici`. Ma la Fsa aveva già le idee chiare…
Ha ottenuto un gran successo in termini di letture la nostra denuncia della preoccupante situazione britannica (anche se sarebbe meglio dire internazionale) dei derivati. Ebbene, ora intendiamo aggiornare il nostro pubblico sugli ultimi sviluppi sul tema e poi lanciarci in una valutazione ex post di quanto sta accadendo
Come riporta stamane Asca, il governo del Regno Unito si prepara a varare una nuova stretta sulle banche. Dopo i salvataggi del 2008 il governo ha gia` stabilito una rete di protezione per le attivita` troppo rischiose del sistema bancario. Ora il Cancelliere allo Scacchiere, George Osborne annuncera` una legge che consentira` alle autorita` di smantellare le banche che rispetteranno le disposizioni del governo in materia di attivita` rischiose, separando l`investment bancking dalle altre attivita`. In pratica `se una banca non rispettera` le regole - dice Osborne - le autorita` e il Tesoro avranno il potere di smantellarle e cioe` di attuare una piena separazione non solo una siepe di protezione. In altri termini elettrificheremo la rete di protezione`.
Ma ora, prescindendo un attimo dalla cronaca, vogliamo lasciarvi con una riflessione. Perché quello che sta accadendo e le necessità che ne derivano (quelle legate a una riforma sostanziale del modo di gestire la governance e la comunicazione degli strumenti strutturati) in realtà non sono figlie dell’attualità, ma fanno parte di una riflessione che ha coinvolto il sistema già da tempo. La cosa più curiosa è che stiamo per riportarvi in calce un documento sui prodotti strutturati del marzo 2012 a firma Fsa. In particolare, se vi soffermate sulle parti evidenziati, si fatica un po’ a credere che si tratti della stessa autorità che ha gestito la diagnostica (resta da capire in quali termini) dei contratti inglesi sui quali sembra pesare la pesante ipotesi di irregolarità (stimata intorno al 90% dei casi). A voi la lettura, a voi le conclusioni.
Ecco il link al documento Fsa del marzo 2012