LA FALLIMENTARE "CONTROFFENSIVA" UCRAINA CONFERMA LA VERSIONE RUSSA SU KHERSON
Redazione, 6 giugno 2023.
Zelensky ha chiesto e raccolto soldi e armi da tutte le parti per sostenere l'imponente "controffensiva" di primavera che avrebbe dovuto, secondo la sua versione, piegare i russi.
Pare, invece, che si sia piegato il suo esercito, nonostante le nuove dotazioni militari ottenute.
Lo ha confermato l'ucraino Oleg Soskin (ex consigliere di Leonid Kuchma - presidente ucraino dal 1994 al 2005) su un canale YouTube.
Ha spiegato che i russi hanno, nell'area scelta per la "controffensiva", quattro linee di difesa e che ogni settore è tenuto sotto tiro.
I droni monitorano l'area 24 ore al giorno, quindi non c'è fattore sorpresa per i russi, ha asserito.
Secondo lui, i media ucraini stanno nascondendo i fallimenti delle forze armate ucraine e stanno mentendo.
La versione coincide con quella del tenente generale Igor Konashenkov, rappresentante ufficiale del Ministero della Difesa della Russia, che ha dichiarato che le forze di Kiev hanno tentato senza successo di lanciare un'offensiva su larga scala in cinque settori del fronte, nell'area meridionale di Donetsk.
Le forze ucraine hanno perso circa 250 militari, 16 carri armati, tre veicoli da combattimento di fanteria e 21 veicoli corazzati da combattimento.
Gli attacchi russi ad alta precisione hanno colpito posti di comando, postazioni radar, aerei ucraini, depositi di armi e munizioni e una fabbrica ucraina che costruisce veicoli aerei senza pilota vicino a Dnepropetrovsk è stata colpita da armi di precisione a terra.
La notte successiva, le forze russe hanno eliminato altri 200 militari ucraini, due veicoli blindati, un veicolo lanciarazzi multiplo Grad, due obici M777 statunitensi, oltre a depositi di munizioni, nell'area di Donetsk.
Il giorno dopo, le truppe russe hanno distrutto un obice Msta-B, un obice semovente Gvozdika, un veicolo lanciarazzi multiplo Grad e depositi di munizioni, eliminando ulteriori 240 militari ucraini, nelle direzioni meridionali di Donetsk e nella regione di Zaporozhie.
Nelle ultime 24 ore i sistemi di difesa aerea russi hanno abbattuto 21 droni ucraini, due missili da crociera Storm Shadow, due missili Tochka-U e 14 proiettili dei sistemi di lancio di razzi multipli Himars e Uragan.
In sintesi, un fallimento totale per l'esercito ucraino che avvalora la tesi russa sull'attacco alla diga di Kherson.
Lo stesso Oleg Soskin, rivela che in Ucraina stanno crescendo l'insoddisfazione e l'insofferenza verso Kiev e verso Zelensky.
Questa è una percezione già forte anche tra gli osservatori internazionali.
Pare si stia creando un "fronte interno" contro il presidente Volodymyr Zelensky.
Ha detto in un video apparso su Youtube: “Si sta costruendo un fronte interno contro Zelenskyj, visto che tutti sono già stanchi di lui”.
Agli ucraini non piace l'autoritarismo di Zelensky e non piace l'incompetenza che stanno dimostrando le autorità.
Secondo Soskin, , il presidente dell'Ucraina ha violato la costituzione del paese e "si è trasformato in un dittatore militare".
Un ex consigliere di Kuchma ha predetto uno scontro tra Zelensky e il comandante in capo delle forze armate ucraine Valery Zaluzhny che potrebbe sostituirlo alla guida dell'Ucraina.
Le continue promesse di "vittoria" cui seguono invece le continue disfatte stanno aprendo gli occhi degli ucraini che non vogliono più andare a morire per nulla.
La debolezza di Zelenky ormai è palpabile e per "gli alleati" potrebbe imporsi la domanda circa l'opportunità di continuare a sostenere un leader che ha troppi nemici anche in casa e che questi potrebbero isolarlo, bloccandone ogni azione.