La difesa dei massoni sugli inciuci bancari
Riprendiamo la dichiarazione alla stampa del Gran Maestro Raffi sul caso Mps, ripresa dal blog di Oscar Bartoli.
`La Massoneria non è una camera di compensazione e non ha le mani sul Monte. Non controlla niente né è interessata a farlo. Il nostro lavoro è culturale, un impegno di promozione della centralità del cittadino e della democrazia. Vogliamo sottolineare il bisogno di un progetto per l`Italia. Non ci interessano i conti, gli affari, gli acquisti e la manipolazione dei titoli azionari di una banca. Spetta alla Magistratura e agli organi preposti verificare e accertare i fatti`. Gustavo Raffi Gran Maestro del Grande Oriente d`Italia, prende posizione dopo la campagna mediatica che `tira in ballo i massoni anche nelle ultime vicende di Siena`.
`Può sembrare naturale, di sicuro comodo - fa notare Raffi - che in un periodo di crisi, etica prima che economica, qualcuno tiri fuori il gioco della Torre e scelga di buttare giù fango sui Massoni, al solito dipinti come cospiratori e uomini di potere che operano nell`ombra. In realtà è esattamente vero il contrario, e a un`analisi più onesta almeno di questi ultimi 15 anni del Grande Oriente d`Italia appare chiaro a tutti che la trasparenza è stata una scelta decisiva e convinta. Indietro non si torna`.
Per il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani, `continuare a distrarre l`opinione pubblica - in tempi di elezioni - con secchiate di qualunquismo, o strattonare personalità anche politiche (Monti, Amato, negli ultimi tempi, per citarne alcuni), volendo per forza cucire loro addosso grembiuli che non hanno né vogliamo dare loro, non serve al dibattito e alla chiarezza delle scelte che questo Paese, troppo fermo sul presente, deve necessariamente compiere. Assicuriamo che anche su questa vicenda non ci sono armadi della vergogna né liste coperte o segreti inconfessabili. Chi vuole vedere queste cose, vada al cinema. Essere massone è una scelta seria, di vita: non si entra nell`Istituzione per spartire o fare bottino, per interessarsi di politica o di centri decisionali. Non ci sono seggi da assegnare né consigli di amministrazione da tirare a sorte con il bussolotto. Basta con i luoghi comuni e il tritacarne, con i sospetti e le allusioni gratuite e senza fondamento. Se vogliamo essere seri - taglia corto Raffi - si dia piena fiducia alla magistratura, gli `uomini in nero` infiltrati negli affari non sono i massoni del Grande Oriente. Chi sostiene il contrario, porti le carte alla Procura della Repubblica o stia zitto`.