La crisi uccide anche gli appalti pubblici

I numeri della crisi segnalano per il 2012 anche una diminuzione degli appalti pubblici in un range compreso tra il 10 e il 12%.

Piu` precisamente ``il numero di bandi e` diminuito nei primi 90 mesi del 2012 del 13% mentre in termini di valore il calo e` stato dell`8,4%. Questo ha portato l`importo a 95 miliardi piu` Iva per tutto il 2012, rispetto al valore di 105 miliardi del 2011. Speriamo che il mercato si riprenda, perche` gli appalti sono legati alla ripresa economica. Il paese ha bisogno di infrastrutture``. Lo ha affermato il presidente dell`Autorita` per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e Forniture Sergio Santoro, nell`ambito del convegno sulle autorita` amministrative indipendenti, nella sede del Consiglio di Stato. In pratica, lo scorso anno la spesa per gli appalti pubblici ha registrato un calo compreso tra il 10 e il 12%, di cui la maggiore riduzione si e` registrata sui lavori pubblici, compensata pero` da un leggero aumento nei servizi. Il calo maggiore si e` avuto nei settori speciali come acqua, energia. Per il 2013 ``speriamo in una inversione di tendenza``, ha detto Santoro.

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