La crisi morde anche le nostre vacanze
La crisi morde, arrivano le vacanze estive e poco meno della metà degli italiani resterà a casa.
A partire, quest`anno, saranno in 33,3 milioni (66%) contro i 39 milioni (79%) di appena due anni fa. Si rinuncia per il fattore reddito disponibile (39%), la preoccupazione per la situazione economica (22%) e le tasse (10%). E` quanto emerge da un sondaggio della Confesercenti-Swg, secondo il quale gli italiani spenderanno complessivamente 30 miliardi di euro, 906 a testa contro gli 823 del 2011, cifre ben al di sotto dei 1.022 euro del 2010.
Soggiorni improntati al risparmio, dove aumenta la scelta dell`albergo a due stelle (dal 6 al 16%), calano i villaggi turistici, con i campeggi che si attestano al 7%. E dove si può si taglia con vacanze sempre più `fai-da-te` prima della partenza, con il 45% che prenota il viaggio da solo (43% nel 2010) e durante, con il 32% che cucina da sé ai fornelli e soprattutto al barbecue (19% nel 2011), anche se ristoranti e pizzerie continuano a sedurre il 47% degli italiani, sia pure in calo rispetto al 54% del 2011. In questa situazione, secondo Marco Venturi, presidente Confesercenti `sarebbe suicida pensare oggi ad aumenti Iva o ad altri balzelli fiscali, l`unico risultato sarebbe quello di affossare il turismo che invece ha necessità di promozione ed incentivi`.