La crisi ci porterà in un nuovo mondo

È oramai diventato un luogo comune definire crisì ciò che, come individui, famiglie, aziende e comunità stiamo vivendo da un tempo troppo lungo. Ma ciò è un errore.

Ogni crisi ha in sè la prospettiva di un ritorno a ciò che era prima. Una crisi è la deviazione temporanea da un cammino che, presto o tardi verrà ripreso; in termini economici è un fenomeno congiunturale, sovrapposto alle dinamiche di sviluppo di lungo termine, ma distinto da esse. Lo ha detto Giuseppe Mussari, presidente uscente di Banca Mps e presidente di Abi, nel corso della sua relazione all`assemblea degli azionisti di Mps.

Per Mussari «dobbiamo assumere la consapevolezza che, invece, siamo dentro un profondo cambiamento strutturale, che sta portando ad una nuova configurazione della matrice socio economica, purtroppo attraverso una dolorosa fase di transizione». «Il nostro Paese - ha aggiunto - certo anche a causa di un fardello di enormi ritardi strutturali accumulati, non ha avuto la capacità, e per molto tempo la volontà, di affrontare con decisione il tema dei grandi cambiamenti assolutamente indispensabili, perdendo ulteriore terreno rispetto ai principali partner e competitor economici; l`incremento dello spread, al di là della sua estrema volatilità testimonia, semplicemente, questo». «Oggi stiamo pagando un prezzo molto elevato - con un rapido, grave e diffuso deterioramento dell`economia reale - ma, diciamolo chiaramente, superiore ai nostri demeriti. Scelte diverse nel panorama europeo, e non solo, avrebbero potuto indirizzare gli eventi verso percorsi meno devastanti» ha concluso.

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