La crauti revolution europea
Gli eventi dell`ultimo fine settimana dovrebbero avere spazzato via ogni dubbio una volta per tutte su ciò che pensano gli elettori europei delle misure di austerity come unica soluzione alla crisi e , oltre a ciò, hanno reso sempre più realistica l`eventualità di una frattura tra la Germania e il resto d`Europa sui prossimi passi.
I policymaker lo avevano già subodorato la scorsa settimana quando il Commissario Olli Rehn aveva affermato senza giri di parole che c`era sicuramente uno spazio di manovra per allentare le regole fiscali imposte dalla Germania già contenute all`interno del Fiscal&growth compact. Ancora non sappiamo cosa succederà nelle prossime settimane, eppure ci sembra impossibile che la Grecia si trovi ora nelle condizioni di implementare le riforme richieste - soprattutto a causa della forte opposizione parlamentare e ciò naturalmente aumenta in maniera importante le probabilità che sia costretta a lasciare l`Euro.
Tra le promesse elettorali difficilmente realizzabili di Hollande, i problemi interni della Merkel e la crisi bancaria spagnola, è facile prevedere che l`Europa sta entrando in una nuova fase di incertezza. E infatti il mercato valutario ha prontamente reagito al nuovo status quo con l`Eurodollaro che ha rotto al ribasso $1,3055 andando a ritestare i minimi di febbraio a 1,2975; sotto questi livelli si apre uno scenario in discesa verso 1,2639. La moneta unica ha perso ulteriore terreno anche nei confronti della Sterlina sotto 0,8065 che mette in prospettiva 0,77: rimbalzo del Dollaro contro Yen anche se una stabilizzazione di questa tendenza rialzista si potrà avere solo a seguito di una conferma sopra 80,42. Si prevede un`apertura mista per le principali borse europee.
A cura di Cmc Markets