LA CORRUZIONE DILAGA PERCHE' I SISTEMI GIUDIZIARI NON LA BLOCCANO
Redazione, 8 marzo 2024.
François Valerian, Presidente di Transparency International, ha chiuso la sua analisi del livello di corruzione globale 2023 con questa sintesi: La corruzione continuerà a prosperare finché i sistemi giudiziari non riusciranno a punire gli illeciti e a tenere sotto controllo i governi. Quando si compra la giustizia o si interferisce politicamente, sono le persone a soffrire. I leader dovrebbero investire pienamente e garantire l’indipendenza delle istituzioni che rispettano la legge e combattono la corruzione. È tempo di porre fine all’impunità per la corruzione.
Ha anche osservato che questa condizione si è estesa, in modo indistinto, sia nei Paesi a regime autoritario che in quelli che sono percepiti come "democratici".
La condizione di presunta "democrazia" è fortemente indebolita se si consente sia ai leader autoritari che a quelli democratici di minare la Giustizia.
Svanisce la "democrazia" se si alimenta l’impunità per la corruzione e addirittura la si incoraggia eliminando le conseguenze per i criminali.
Valerian afferma che: Atti di corruzione come la corruzione e l’abuso di potere si stanno infiltrando anche in molti tribunali e altre istituzioni giudiziarie in tutto il mondo. Dove la corruzione è la norma, le persone vulnerabili hanno un accesso limitato alla giustizia mentre i ricchi e i potenti si impadroniscono di interi sistemi giudiziari, a scapito del bene comune.
Si è diffusa la corruzione transfrontaliera che vede coinvolte molte aziende di paesi che figurano meno o poco corrotti nei loro sistemi interni, ma che ricorrono alla corruzione quando fanno affari all’estero.
Questi paesi, apparentemente virtuosi, non riescono o non vogliono perseguire gli autori nostrani della corruzione transnazionale e i loro facilitatori che ne agevolano l'attività criminale all'estero.
Questo fa prosperare molte grandi aziende che, con generosa distribuzione di tangenti, usano corrompere per esportare i loro business danneggiando gli ambienti e le popolazioni dei Paesi coinvolti.
A livello globale, si registra un progressivo indebolimento dei sistemi giudiziari che sta riducendo la responsabilità dei funzionari pubblici e sta affermando la corruzione come prassi per sviluppare affari.
I dati raccolti per l'anno 2023, vedono la Danimarca in cima alla classifica dei Paesi non corrotti.
L' Italia si colloca al 42° posto nella classifica con un punteggio pari a 56, condiviso con la Solvenia e la Dominica, mentre la Danimarca è vicina al punteggio massimo pari a 100, arrivando a 90.
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