LA COMMISSIONE BICAMERALE DI CONTROLLO SUGLI ENTI PREVIDENZIALI “SQUARCIA IL VELO” SU ENPAPI (Infermieri) E SU ENASARCO (Agenti di commercio)
Trento, 15 novembre 2024. Di Paolo Rosa, a vvocato.
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Il 13 novembre 2024 la Commissione Bicamerale di Controllo sugli Enti previdenziali ha audito il Sottosegretario di Stato Sen. Claudio Durigon sulla governance di ENPAPI ed ENASARCO.
Il Sen. Durigon ha rilasciato una relazione, consultabile sul sito della Bicamerale.
All’esito delle risultanze della verifica amministrativa, svolta sulla documentazione a campione richiesta dai funzionari ministeriali, sono state riscontrate in ENPAPI irregolarità relative all’esclusione di alcune categorie di candidati, nonché al corretto funzionamento della piattaforma informatica nel corso della sessione elettorale primaria per l’elezione dell’assemblea dei delegati.
Con nota dell’ 8 ottobre 2024 il Ministero del Lavoro ha quindi invitato ENPAPI ad indire nuove elezioni per il rinnovo dell’assemblea dei delegati, entro tre mesi dalla nota ministeriale, a garanzia della più ampia partecipazione allo svolgimento della competizione elettorale da parte degli aventi diritto e nel rispetto della massima trasparenza delle relative procedure.
Il Sen. Durigon è poi passato ad esaminare la situazione della governance della Fondazione ENASARCO il cui CdA ha provveduto alla revoca dell’incarico di Presidente del Consiglio di Amministrazione dott. Alfonsino Mei.
È emerso che il CdA di ENASARCO, a fronte delle contestazioni sul fatto che lo Statuto di ENASARCO non contemplava lo strumento della revoca da parte del CdA nei confronti del Presidente, ha trasmesso il parere pro veritate del prof. Franco Bassanini, unitamente a quello del prof. Guido Alpa, al fine di dimostrare, attraverso un’applicazione analogica delle norme del codice civile applicabili alle società per azioni, la presunta sussistenza di un potere di revoca in capo al CdA della Fondazione nei confronti del Presidente, sul presupposto che tale potere sia implicitamente attribuito all’organo che ha il potere di nomina del titolare dell’organo o dell’incarico di una funzione, e dunque tralasciando assolutamente che ENASARCO è formalmente una Fondazione di diritto privato con finalità pubbliche e che, per tale motivo, è regolata da una lex specialis rappresentata dal d.lgs. n. 509/1994 che prevale sulle norme civilistiche.
Il Ministero del Lavoro invitava quindi ENASARCO a conformarsi alle proprie previsioni statutarie.
Alla luce di tale sollecitazione, ENASARCO convocava l’assemblea dei delegati per il 30.10.2024 per discutere e deliberare in ordine all’azione di responsabilità e alla decadenza del Consigliere Alfonsino Mei.
L’assemblea dei delegati di ENASARCO, nella seduta del 30.10.2024, deliberava la decadenza del dott. Alfonsino Mei dalla carica di componente del CdA.
Il Sen. Durigon ha poi evidenziato anche la questione relativa alla durata del mandato del Consiglio di Amministrazione decorrente dal 25.01.2022, per 4 anni.
A proposito di ENASARCO, ricordo che l’8 ottobre 2024 la Camera dei Deputati ha approvato un ordine del giorno, a prima firma dell’On. Marco Furfaro, deputato del Partito Democratico e componente della Segretaria Nazionale, che impegna il Governo a sollecitare un confronto con la Fondazione ENASARCO al fine di trovare una soluzione in merito ai lavoratori silenti.
Un primo piccolo passo per sanare una vera e propria ingiustizia.
Infatti, quella dei silenti ENSARCO è una battaglia di civiltà partita grazie alla denuncia del pistoiese Francesco Briganti, che nel 2018 fu tra i primi a segnalare il caso iniziando uno sciopero della fame in protesta con l’Ente.
Un dramma che riguarda circa 700.000 italiane e italiani, persone che per anni hanno versato contributi ad ESANARCO, ma che non avendo raggiunto i 20 anni di contribuzione richiesta dalla Fondazione, non hanno diritto alla pensione, ritrovandosi così con contributi appunto “silenti”.
Poiché tutta la legislazione e la giurisprudenza da tempo si muove perché non vi siano più contributi “silenti” operando attraverso gli istituti della ricongiunzione, totalizzazione e cumulo dei contributi, è bene che il Governo, senza altri indugi, prenda in mano la situazione e la risolva nel senso di consentire la liquidazione della pensione a chi abbia almeno 5 anni di contribuzione secondo le regole dettate dalla Legge 335/1995 per la pensione contributiva, se non erro già applicata da ENASARCO dal 2012, cosi da evitare altri silenti.
Un primo passo è già stato fatto con il riconoscimento ai silenti di una copertura sanitaria.
Bisogna accelerare la soluzione.